Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Alfano lancia il semipresidenzialismo alla francese

Il segretario del Pdl Angelino Alfano e lo stato maggiore del partito hanno presentato stamane al Senato la proposta di emendamento alla riforma della Costituzione per introdurre il semipresidenzialismo ispirato al modello francese.
“Ci sono i tempi, è possibile approvare la riforma dal punto di vista dei tempi, dal punto di vista quello politico e istituzionale”. Secondo il segretario, è possibile concludere l´iter legislativo entro novembre con una seconda lettura del Senato, ultima tappa in agenda del calendario immaginato dal Pdl.
 
“E´ la riforma delle riforme”, ha sottolineato Alfano, chiamando in causa il Pd e assicurando: “Dopo le amministrative il partito democratico ha proposto il doppio turno alla francese, va bene se loro accettano il Presidenzialismo”. “Recrimineremo se il Pd dirà no per mantenere lo status quo. Se non si realizzerà sarà perché qualche forza politica ha impedito di farlo e si sarà impedita una riforma per il bene dell´Italia”, ha aggiunto il segretario del Popolo della libertà.
 
La proposta
 
Quirinale. Il Presidente della Repubblica dura in carica cinque anni (può essere rieletto una sola volta) ed “è eletto a suffragio universale e diretto” e lo votano tutti i maggiorenni.
Può essere eletto chi ha compiuto quaranta anni e gode dei “diritti civili e politici”. E´ eletto chi ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi, altrimenti si prevede un ballottaggio tra i due candidati che hanno conseguito il maggior numero di voti. “Rappresenta l´unità della nazione, ne garantisce l´indipendenza” e “vigila sul rispetto della Costituzione”. Il suo ufficio è “incompatibile con qualsiasi altra carica e attività pubblica e privata”. Per legge si prevedono “disposizioni idonee ad evitare conflitti tra gli interessi privati del Presidente e gli interessi pubblici”.
Il Presidente della Repubblica “presiede il Consiglio supremo per la politica estera e di Difesa e ha il comando delle Forze armate”, oltra a dichiarare “lo stato di guerra” deliberato dalle Camere. Può sciogliere le Camere (o una di esse), ma non nel primo anno dall´elezione delle Camere. Premier e ministri controfirmano gli atti proposti al Presidente e adottati dallo stesso, ma non l´indizione delle elezioni e lo scioglimento delle Camere, né l´indizione dei referendum, il rinvio e promulgazione delle leggi, le nomine attribuite al Presidente dalla Costituzione.
 
Governo.
Quanto al governo, “è composto dal Primo ministro e dai Ministri”. Il Presidente della Repubblica “presiede il Consiglio dei Ministri, salvo delega al Primo Ministro”, “nomina il primo ministro” e su proposta del premier “nomina e revoca i ministri”.
Il Presidente del Consiglio si chiamerà “Primo ministro”. Quanto alle garanzie e ai pesi e contrappesi, il Pdl indica come il più importante il seguente: “Un quarto dei componenti di una Camera può sollevare la questione di legittimità costituzionale delle leggi approvate dal Parlamento entro trenta giorni dalla loro entrata in vigore”.
×

Iscriviti alla newsletter