Skip to main content

I colossi della difesa nella bufera (non solo Orsi…)

Alcuni uffici tedeschi di Eads sono stati oggetto di un blitz da parte degli investigatori e dalla polizia martedì per presunte tangenti pagate per facilitare la vendita di aerei Eurofighter Typhoon all’Austria cinque anni fa.
 
Il blitz, si legge sul Financial Times di oggi, aggrava i problemi legali del gruppo aerospaziale europeo, che sta già affrontando un’indagine del Serious Fraud Office britannico che intende accertare se la società inglese di Eads, Gpt Special Projects, abbia o no corrotto i manager sauditi in una fornitura al Regno di apparecchiature per comunicazioni militari.
 
Le indagini sono state avviate dopo un’altra inchiesta austriaca su eventuali pagamenti di mazzette a ufficiali di Vienna dal 2005 al 2008. Sono già stati sequestrati materiale cartaceo e files, e l’accusa ha aggiunto che l’indagine si concentrerà sui contratti di consulenza che sono stati usati per mascherare la corruzione.
 
Eads è partner della britannica Bae Systems e dell’italiana Finmeccanica nel progetto Eurofighter. Le società si avvicendano nello sponsorizzare il jet a potenziali clienti, ma ad assicurarsi il contratto con l’Austria è stata Cassidian, il gruppo sussidiario di Eads in Germania.
 
A giugno del 2007 il ministro della Difesa austriaco ha firmato un contratto per l’acquisto di 15 Eurofighter, l’ultimo dei quali è stato consegnato nel 2009, tra il dibattito politico che ha scatenato le accuse di corruzione.
 
Nel 2008, è stato permesso alle autorità austriache l’accesso agli atti delle trattative sul Typhoon e su un deal riservato con la Repubblica Ceca, in supporto al Serious Fraud Office che indagava sulla possibilità che un lobbista austriaco, Alfons Mensdorff-Poully, avesse pagato tangenti per conto di Bae. Nel 2010 il gruppo britannico è stato poi condannato al pagamento di una multa di 450 milioni di dollari dopo aver ammesso la sua colpevolezza per irregolarità contabili.
×

Iscriviti alla newsletter