Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Le strategie di Cdp, raccontate dall’Ad Giovanni Gorno Tempini

Battesimo televisivo per l´amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti. Giovanni Gorno Tempini è stato intervistato da Maria Latella per SkyTg24. Questi i dossier di cui ha parlato.
 
RETE TLC
 
Giovanni Gorno Tempini premette di non voler commentare “le vicende specifiche di Telecom, non per reticenza ma per rispetto di un´azienda quotata in Borsa” ma aggiunge anche che “come per l´elettricita´ e il gas, lo sviluppo di un´infrastruttura importante come le reti di nuova generazione non puo´ non essere un aspetto di interessi per Cdp”.
“Da quell´investimento potra´ esserci una ricaduta molto positiva in termini di crescita e, nel rispetto di aziende private che operano nel settore, cercheremo di dare il nostro contributo affinche´ cio´ possa avvenire. Con le soluzioni tecnologicamente migliori, anche se non sta a me giudicare questo, e auspicabilmente anche in fretta”.
 
FINCANTIERI
 
Giovanni Gorno Tempini difende l´investimento di Cdp in Fincantieri e osserva anzi che “se non l´avessimo fatto, forse qualcuno oggi si domanderebbe perche´ Fincantieri si trova in condizioni diverse dal punto di vista del giro d´affari, con tutte le conseguenze – sottolinea – sull´indotto e sulla propria forza lavoro”. “Fincantieri e´ un´azienda che, in un settore molto difficile, che negli ultimi anni ha subito diminuzioni di volumi di attivita´ straordinariamente importanti, rimane ancora leader al mondo” e passa in rassegna l´operazione osservando che “il compratore e´ oggi in una posizione di chiara forza contrattuale, proprio perche´ tanti cantieri in giro per il mondo fanno fatica, e quindi guarda non solo alla qualita´ del prodotto, che nel caso di Fincantieri deve necessariamente essere buona perche´ altrimenti non sarebbe considerato, ma anche alla capacita´ di procurare un pacchetto finanziario. Prassi questa – rileva – comune nel mondo”.
“Il fatto che il sistema bancario oggi abbia mostrato meno propensione ad accompagnare queste operazioni – dice ancora Gorno Tempini – ci ha permesso di intervenire, secondo criteri di sana e prudente gestione, e sono convinto che fosse la cosa giusta. Lo rifarei”.
 
AVIO
 
“E´ indubbio che mercati volatili come in questo periodo non hanno facilitato un processo decisionale, perche´ il valore dell´azienda risente di grandi variazioni, a seconda dell´andamento dei mercati, ma siamo molto determinati a entrare”. Lo dice, a proposito di Avio, l´ad di Cassa Depositi e Prestiti, Giovanni Gorno Tempini.
“Abbiamo dichiarato, una delle prime operazioni del Fondo strategico italiano, che siamo pronti a investire in Avio. Ovvio che per un compratore devono esserci dei venditori e questa e´ materia in corso di analisi e discussione dai soci azionisti”.
 
SNAM
 
“Snam e´ un´eccellenza italiana, estremamente ben gestita, che fa parte di quella categoria di aziende che inserisco nel quadro delle Grandi Reti, come Terna, che servono a dare l´opportunita´ a tutti gli operatori nel settore dell´energia di poter contare su una base terza che, quindi, permettera´ una maggiore competizione nel settore dell´energia”. “Da questo punto di vista, e´ un investimento a lungo termine assolutamente coerente con gli scopi di Cassa”.
 
FIAT
 
“La Fiat, in questo momento, non ha avuto rapporti con Cdp, li ha con la Sace” e dunque per questo tramite “potrebbe benissimo esserci un interesse indiretto, ma penso – osserva ancora – che sia gia´ nei fatti”.
 
ITALIANITA´
 
“Il Fondo si pone come punto centrale l´analisi di cosa ha bisogno l´impresa e se, anche con altri investitori esteri, puo´ contribuire alla crescita dell´impresa, non ci poniamo una questione di identita´ dei nostri partener ma di cosa succede all´impresa”. Lo dice Giovanni Gorno Tempini a proposito del tema dell´italianita´ delle aziende, e di quelle piu´ strategiche in particolare.
“Sono convinto che non si debba fare di ogni erba un fascio. Ogni impresa ha sua storia e situazione e ha bisogno di un assetto di azionisti che le permettano di crescere. Possono esserci dei casi in cui sono esteri e vanno benissimo, casi classici in Italia – esemplifica – sono stati Ge con Nuovo Pignone, Lamborghini, Ducati. Casi in cui – ricorda – l´azionista estero si pone il tema centrale dello sviluppo dell´impresa”. “Credo che in questo caso – osserva ancora – l´azionista estero non solo debba essere benvenuto ma il piu´ possibile incentivato ad arrivare. Non bisogna averne paura”.
×

Iscriviti alla newsletter