Ultima chiamata per i candidati al Parlamento. È Beppe Grillo che parla: “Tutti coloro che si sono candidati per le liste del MoVimento 5 Stelle sono invitati a completare al più presto il loro profilo sul portale del MoVimento: foto, video di presentazione su YouTube, link ai social media (FB, Twitter, profilo LinkedIn, Meetup) sito personale, curriculum, dichiarazione di intenti per il Parlamento, che serviranno ai votanti per scegliere i candidati che faranno parte della lista”, si legge sul blog di Grillo.
Il leader del Movimento 5 Stelle continua a dettare regole. Dopo la lista dei 28 comandamenti, è la volta del codice di comportamento destinato agli eletti del Movimento 5 Stelle in Parlamento in vista delle elezioni politiche 2013. A valorizzare al massimo la resa comunicativa di ogni esponente del suo partito, ci aveva già pensato Silvio Berlusconi con l’indimenticabile valigetta con “il kit del candidato” azzurro, per molti anni oggetto di presa in giro e di satira.
Ma le regole di Grillo appaiono al passo con i tempi. I fortunati grillini, oltre a diventare seguaci del Movimento e delle sue regole, dovranno dimostrarsi parlamentari 2.0: “Lo strumento ufficiale per la divulgazione delle informazioni e la partecipazione dei cittadini è il sito www.movimento5stelle.it” e le “votazioni parlamentari” dovranno essere “motivate e spiegate giornalmente con un video pubblicato sul canale YouTube del MoVimento 5 Stelle” .
I candidati dovranno dire addio alla loro vanità, evitando comparsate in televisione. Ma il divieto non suona nuovo. Come dimenticare la reazione di Grillo verso i grillini dissidenti che avevano osato frequentare i salotti del piccolo schermo e il famoso “punto G, quello che ti dà l’orgasmo nei salotti dei talk show”, come scriveva il leader 5 Stelle sul suo blog. Ma non saranno le uniche rinunce: “Rendicontazione spese mensili per l’attività parlamentare (viaggi, vitto, alloggi, ecc) sul sito del M5S” e, piccolo particolare, lo stipendio sarà dimezzato a 5mila euro lordi al mese, tutto il resto andrà restituito. Rinunciare a sentirsi chiamare “onorevoli” in cambio di un semplice “cittadino” completa la lunga lista delle privazioni del perfetto grillino.
Regole per candidarsi e votare per le liste del MoVimento 5 Stelle alle politiche 2013
