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Tutte le magagne delle pseudo primarie indette da Grillo

Ecco come il Web critica la scarsa trasparenza delle candidature e del meccanismo di voto nelle elezioni online per selezionare i candidati in Parlamento del Movimento 5 Stelle. I rilievi e la replica del comico    Le Parlamentarie dei Grillini sono iniziate con un errore a 5 Stelle: “Internal Server Error”. A poche ore dall’inizio della consultazione, complici evidentemente gli accessi, il server grillino è andato in tilt, tanto che il leader del Movimento è stato costretto a intervenire con queste poche righe: “Per cause non note, alcuni indirizzi email @gmail.com non stanno ricevendo le indicazioni per poter votare online le “Parlamentarie”. Gli iscritti al MoVimento 5 Stelle abilitati al voto possono, in alternativa, utilizzare le istruzioni pubblicate all’interno della pagina di modifica del proprio profilo sul portale”.

Le 20 domande del web

Ma errori tecnici a parte, sui social network in molti hanno lamentato la disinformazione e la poca trasparenza delle procedure adottate da Grillo. E a quanto pare, il comico non sempre mostra la stessa tempestività di risposta sul suo blog. È il caso delle “20 domande del web“, postate sulla bacheca dell´espulsa Federica Salsi e diffuse da programmi tv e giornali. Domande che non hanno trovato risposta e che mettono in dubbio la trasparenza della “democrazia diretta” targata Grillo e Casaleggio.

I commenti sui Social network

Ecco cosa si legge sul profilo facebook di Valentino Tavolazzi, il primo espulso dal Movimento 5 Stelle: “Oggi, il giorno prima, domenica, giornata non lavorativa, in cui si ha un po´ di tempo libero, non trovo ancora tutte le informazioni di questo esercito, che si dovrebbe mettere a disposizione dei cittadini e farsi conoscere, sul Portale Ufficiale del MoVimento. Tutte le informazioni reperibili sono in ordine sparso, in un caos totale, sui social network di altra proprietà”. “Nonostante il metodo indecente (sia dal punto di vista della “trasparenza” che della “partecipazione”, parole con cui ci sciacquiamo la bocca tutti i giorni) – continua il post su Facebook – con cui lo staff di Beppe Grillo e Casaleggio ha gestito questo primo giro di “democrazia dal basso” a livello nazionale, faccio un in bocca al lupo a tutti i cittadini di buona volontà che ci credono e ci mettono anima e corpo per cambiare questo Paese”.

Il M5s “da sogno di vera democrazia egualitaria è diventato un mostro autoritario a due teste dove chi dissente viene lapidato mediaticamente”, commenta sul profilo di Tavolazzi Edoardo Gimigliano, un avvocato di Avellino.

E se per molti oggi si è realizzata una svolta epocale (@Barbandr86: “Appena votato alle parlamentarie del #M5S!! Non ho speso un centesimo e non ho fatto una coda interminabile! Il mio voto è libero!”), qualcuno manifesta qualche perplessità: “Ma in base a cosa uno dovrebbe scegliere tra emeriti sconosciuti senza esperienza che non hanno il permesso di andare in tv?”, scrive su Twitter Daniel Ucciardo, praticante avvocato. Matteo Rossi (@MatteoRossi1973), consigliere regionale SEL Regione Liguria commenta: “Altro che primarie del M5S! Le #parlamentarie le chiamerei più le settarie”. “Questa democrazia di rete puzza di chiuso”, chiude il cerchio un altro utente (Andrea Fiorentino @AndrFiorentino). Ma Grillo non si lascia intimidire: “Ci vediamo in Parlamento. Sarà un piacere”, si legge sul suo blog.

Le 20 domande del Web:

– Chi è o chi sono gli amministratori del Portale?

– Dove è fisicamente il server su cui è il Portale?

– Chi ha accesso alle informazioni sensibili?

– Come vengono scelte le persone che hanno accesso al Portale come amministratori?

– Quali metodologie di sicurezza vengono adottate?

– Quanti iscritti vi sono sul portale?

– Quanti degli iscritti operano regolarmente?

– Come sono suddivisi per regione e provincia gli iscritti e gli attivi?

– Come si pensa di garantire trasparenza nelle votazioni?

– Chi e come certificherà che le votazioni sono libere, reali e che il conteggio sarà corretto?

– I verbali dei risultati verranno resi pubblici?

– Si prevedono “terze parti” che saranno abilitate al controllo e alla certificazione del voto?

– Nel caso di problemi di accesso o di attacco hacker, come si pensa di rendere possibile il voto?

– Come sarà possibile per tutti i cittadini verificare le operazioni di voto, scrutinio e proclamazione degli eletti?

– Nel caso di controversie o ricorsi di chi e come si deciderà?

– Ogni votante avrà una certificazione dell´avvenuto voto verificabile in ogni  momento anche a valle della chiusura delle votazioni?

– Le informazioni sul voto, essendo dati sensibili, da chi verranno gestite, archiviate e rese accessibili?

– Come verranno proclamati gli eletti?

– Vi sono state deroghe per la scelta dei candidati, rispetto alle varie regole, post, comunicati politici?

– Quale sarà la struttura di comunicazione che sarà destinataria dei fondi dei gruppi parlamentari?

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