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I segreti del cardinale che tendeva imboscate al Papa

Paolo VI

Il cardinale Jean Marie Villot, segretario di Stato di Paolo VI, faceva delle “imboscate” al Papa nei giardini della villa pontificia di Castel Gandolfo per poterci discutere di lavoro. L’aneddoto è stato raccontato oggi da Saverio Petrillo, direttore delle Ville Pontificie, che ha riportato alcuni racconti del diario di un suo predecessore, Emilio Bonomelli, direttore all’epoca della seconda guerra mondiale e nel dopo-guerra. Nel diario, Bonomelli annotava che Papa Montini era solito fare una passeggiata di riposto nei giardini della villa estiva al pomeriggio, ma il porporato francese si appostava in attesa che il Pontefice arrivasse per porgli alcune delle tante questioni di governo rimaste in sospeso. Tra gli aneddoti raccontati da Petrillo in occasione della presentazione del libro-fiaba “Il mistero di un piccolo stagno”, che presenta la prefazione del segretario di Benedetto XVI.

Un aneddoto che dimostra tutta l’ironia di cui era dotato Paolo VI, invece, riguarda un incidente occorso al Papa durante una passeggiata all’epoca in cui iniziava a muoversi con difficoltà a causa dell’avanzare dell’età. Con lui, quel giorno, non vi era il fedele segretario, padre Pasquale Macchi, ma il secondo segretario, don Bruno Bossi, e lo stesso Villot. Papa Montini inciampò e cadde, sbattendo oltretutto il naso e perdendo un po’ di sangue. I suoi due accompagnatori rimasero atterriti e non intervennero subito. “Che fate? Almeno aiutatemi ad alzarmi!”, li apostrofò Montini. Che poi, per sciogliere con humor la tensione, aggiunse: “Fortunati voi che avete potuto contemplare il dolce Cristo in terra”, come santa Caterina da Siena chiamava Papa Urbano VI.

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