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Chi gioisce davvero per l’Unione bancaria

Banca centrale europea e Mario Draghi agli onori delle cronache internazionali dopo l’accordo raggiunto ieri a Bruxelles tra i 27 Paesi membri Ue. Secondo le valutazioni della Frankfurter Allgemeine Zeitung, l’istituto continentale si trova sulla strada dell’onnipotenza. Il giornale tedesco si premura di capire quale sarà la forza Bce nei confronti degli istituti finanziari tenuti in vita solo grazie agli aiuti della Banca europea. Se la Faz ritiene sensata la nascita di una forma di controllo comune sulle banche del vecchio continente, negativo è invece il giudizio del quotidiano di Francoforte sul fatto che questa struttura agisca sotto i comandi della Bce. Il rischio è che cosi facendo la Bce si trasformi da banca a un organo di supervisione di banche.

Al progetto di unione bancaria il FT dedica un editoriale nel quale afferma che i passi di coesione finanziaria compiuti da giugno ad ora e il loro significato costituzionale non sono stati ancora pienamente valutati. Al di la della retorica sulla sorprendente e inusuale capacità di decisione europea, il FT tra le nuove, consistenti questioni poste da questo passo vede la netta guida tedesca del continente.

El Pais ritiene che l’accordo bancario sia il frutto di una imposizione tedesca. Per il quotidiano iberico si tratta di un passo importante verso proposte più ambiziose e gli “espressi desideri di Berlino”. I timori di egemonia tedesca espressi dal Pais sono respinti da le Monde. Il giornale francese si preoccupa infatti di sottolineare come l’accordo bancario sia appunto un momento di unione finanziaria e non politica dell’Europa. Il motivo di una valutazione al ribasso dei risultati del vertice di Bruxelles sono dovuti, secondo il quotidiano di Parigi alle “divergenze persistenti” contrasti apparsi tra da una parte, Germania e Paesi del nord suoi alleati, e dall’altra parte, la Francia.

Anche la Welt parla di “integrazione politica rinviata”. Secondo il giornale di Amburgo il vertice Ue che doveva porre le premesse per scongiurare crisi future si è risolto in una lite finanziaria. Secondo Welt il futuro europeo è stato rinviato. Meno netto le Figaro che parla di un orologio europeo rimesso all’ora giusta da Angela Merkel.

Le Figaro titola sulle rivendicazioni di vittoria fatte da Angela Merkel. Davanti ai deputati del Bundestag il Cancelliere ha sottolineato come Wolfgang Schaüble sia riuscito a “imporre le rivendicazioni centrali” di Berlino. Secondo la testata russa Kommersant, con l’accordo di Bruxelles le banche inquadrano il processo di integrazione europea. Non è solo la stampa europea a valutare con attenzione il processo che ieri ha ricevuto un nuovo fondamentale impulso.

Secondo il Wall Street Journal i compiti di controllo ricevuti dalla Bce spingeranno alla prudenza l’azione delle maggiori e più ricche banche continentali. La salvezza della zona euro non è però scontata afferma il Wsj, che vede la valuta unica uscita dall’inferno ma non ancora alle porte del paradiso. Per il quotidiano Usa, Bruxelles ha vinto una battaglia non ancora la guerra.

Il New York Times si limita a fare la cronaca di quello che definisce un buon giorno per l’Europa. Simile l’atteggiamento del Washington Post che sottolinea la nascita di un organo di controllo bancario.

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