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La cattura di Bin Laden? La Cia contro il film della Bigelow

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Il direttore della Cia, Michael Morell, ha criticato il film ‘Zero Dark Thirty’, definito “lontano dalla realtà”, e ha sottolineato come, nonostante l’assistenza garantita durante la sua realizzazione, l’agenzia non abbia avuto alcun controllo sul prodotto finale.

In un’inusuale lettera ai dipendenti Cia, sottolinea oggi il Washington Post, Morell ha sottolineato come il film sulla caccia e l’uccisione di Osama Bin Laden porti gli spettatori a ritenere che “pochi individui” siano stati responsabili dell’operazione, mentre furono invece “centinaia” le persone coiinvolte in oltre un decennio.

Morell ha quindi messo sotto accusa la rappresentazione delle tecniche di interrogatorio della Cia, perché “crea la forte impressione che le tecniche rafforzate di interrogatorio che hanno fatto parte del nostro passato programma di detenzione e interrogatorio siano state cruciali per individuare Bin Laden. Quella impressione è falsa”. Se e quanto queste tecniche di interrogatorio siano state “efficaci per ottenere le informazioni dai detenuti, come il film suggerisce – continua Morell – è una questione di dibattito che non può e non sarà mai risolta in modo definitivo”.

Il film di Kathryn Bigelow secondo Morell “si prende importanti libertà nella sua descrizione del personale Cia e delle sue operazioni, anche nei confronti di quanti sono morti mentre prestavano servizio per il nostro Paese. Non possiamo permettere che un film di Hollywood oscuri la nostra memoria”.
Le critiche del direttore della Cia arrivano dopo quelle espresse da diversi membri del Congresso, in particolare proprio sulla rappresentazione delle tecniche di interrogatorio definita “esageratamente inesatta e fuorviante”. I senatori Dianne Feinstein, Carl Levin e John McCain hanno anche chiesto ai produttori di correggere la dicitura iniziale, in cui il film viene presentato come “basato su racconti di prima mano su fatti veramente accaduti”.

Nella sua lettera Morell ha quindi invitato i dipendenti della Cia a ricordare che il film “non è un documentario”. “Quello che dovreste anche ricordare – ha concluso – è che l’operazione Bin Laden è stata un risultato storico per il nostro Paese, per le nostre forze armate e la nostra intelligence”.

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