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Una bacchettata ai furbetti del taglia-debito

Malattie incurabili, fuga dalla povertà e debiti schiaccianti uguali sono. C’è sempre qualcuno che soffre e qualcun’altro che cerca di approfittarsene. L’ultima del genere riguarda proprio i debiti, il nuovo cruccio degli italiani in tempi di spread e crisi economica, in un Paese sempre più instabile e in balia di se stesso.

L’offerta arrivava via email ed era di quelle da leccarsi i baffi: con una telefonata al numero verde di Agenzia Debiti (tramite il suo call centre B&P) si poteva in poco tempo tagliare i debiti con le banche fino al 70 per cento o “risolvere i problemi” col fisco e le odiate cartelle esattoriali. Di questi tempi come non coglierla al volo. Peccato che, così come i soldi non crescono sotto terra (ahi Pinocchio), i debiti non scendono con qualche chiaccherata al call center di turno. E infatti, come ha appurato l’Antitrust guidata da Giovanni Pitruzzella su segnalazione dell’Adusbef e altre associazioni di consumatori, dopo il primo contatto telefonico per andare avanti con la pratica bisognava prima ritirare una modulistica pagando 390 euro in contrassegno, che sarebbe servita solo a fare una visura sulla propria esposizione. Poi veniva proposto di ‘pilotare’ la propria posizione debitoria ‘gonfiandola’ in modo di indurre il creditore a cedere il credito con una sua riduzione. Quindi accrescerla, almeno sulla carta, ancora di più. Ma non doveva ridursi?

“A prescindere dalla liceità della pratica” scrive l’Antitrust, “non veniva prospettato in alcun modo il rischio che, a fronte di una tattica del genere, il creditore decidesse di chiedere il fallimento o comunque di rifarsi sul patrimonio del debitore”. Ovvero il disastro totale, altro che via d’uscita. “La consulenza doveva ovviamente essere pagata, anche con cifre onerose, e non in comode rate, come pubblicizzava la società, ma con assegni postdatati o con cambiali”. Leggasi altri debiti. Insomma, un bagno di sangue che è andato avanti da un anno e mezzo nonostante le denuncie nei forum su Internet e gli appelli delle associazioni. Ora è arrivata la multa dell’Autorità, per un totale di 150 mila euro tra Agenzia Debiti e B&P. Così bassa? E’ in misura ridotta dice l’Antitrust perchè, tragica ironia, le due società sono in regime fallimentare. Chissà a quale santo (ops call centre) si appelleranno?

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