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Che ci fa un cavallo nell’hamburger?

Difficile capire cosa si nasconda dentro il trito e ritrito contenuto degli hamburger, sempre più comodi e succulenti da mangiare. Ma che dentro ci finisse anche una tipologia di carne diversa da quella scelta non era noto a molti. Se poi questa carne apparteneva un tempo ad un cavallo, animale a cui molti non sono avvezzi (almeno a tavola), la questione si complica. A raccontare la vicenda è stato il Guardian citando la Food Safety Authority of Ireland.

E’ successo agli hamburger di manzo in vendita in quattro delle principali catene di supermercati britannici, Aldi, Iceland, Lidl e Tesco dove sono state rinvenute tracce di dna equino in diversa proporzione: in nove su dieci campioni esaminati tra le carni in vendita nelle quattro catene le tracce di dna di cavallo sono state rilevate a livello molto basso ma in un esempio (relativo a Tesco) la componente equina arriva sino al 29%.

Meno preoccupante forse è stata la presenza di dna suino ma in questo caso, fa notare l’Authority, non c’è molto da stupirsi considerato che le carni bovine e suine vengono lavorate negli stessi stabilimenti. Inspiegabile invece la presenza di Dna equino, visto che le carni dell’animale sono trattate altrove.

 

 

 

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