David Petraeus è stato tradito dalle sue guardie del corpo e da alcuni alti funzionari della Cia, che hanno fatto in modo che la sua relazione con la biografa Paula Broadwell divenisse di pubblico dominio e fosse così costretto a dimettersi dalla guida dell’agenzia. E’ quanto si legge in un nuovo libro anticipato oggi dal Mail On Sunday.
Il complotto contro Petraeus sarebbe venuto a galla durante le indagini condotte da due agenti delle forze speciali Usa, oggi in pensione, sull’attacco al consolato Usa di Bengasi dello scorso settembre. In ‘Benghazi: The Definitive Report’, in uscita martedì prossimo, i due ufficiali scrivono che Petraeus sarebbe stato preso di mira perchè avrebbe cercato di concentrare l’attività della Cia più sulle operazioni paramilitari che sulle analisi di intelligence. Per questo motivo, alti funzionari del settimo piano di Langley avrebbero usato l’informazione sulla sua relazione con Broadwell per far scattare le indagini dell’Fbi sulla vita privata del generale. “E’ stato di fatto un golpe per cacciare Petraeus”, ha detto al quotidiano britannico uno dei due autori, Jack Murphy.
Nel libro si sostiene anche che l’attacco al consolato Usa di Bengasi sarebbe stato lanciato da miliziani islamici per rappresaglia alle operazioni militari segrete Usa nel Paese, di cui nè l’Ambasciatore americano Chris Stevens e neppure Petraeus erano al corrente. Sarebbe stato John Brennan, allora consigliere per la sicurezza nazionale del Presidente Barack Obama e oggi nominato a succedere a Petraeus, ad autorizzare “operazioni unilaterali in Africa del Nord fuori dalla tradizionale struttura di comando”.
Gli autori del libro, precisa il Mail, sono anche i curatori del sito SOFREP.com, in cui sono raccolte notizie e storie scritte da agenti delle operazioni speciali ancora in servizio o in pensione.
