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Ecco come i tedeschi di AllianzGI tifano Monti

Bisogna proseguire sulla strada intrapresa dal governo dei tecnici. Si può riassumere così il messaggio che lancia oggi Allianz Global Investors, in un report sulla situazione e le prospettive future del nostro Paese, intitolato “Quo vadis, Italia?”.

“In un orizzonte temporale molto lungo l’Italia sembra conveniente, ma nel breve periodo le prospettive appaiono più difficili con l’economia in stallo e la necessità di riforme strutturali tali da consentire un ritorno a risultati più interessanti – ha spiegato Neil Dwane, CIO Europe di Allianz Global Investors -. Pensiamo che molti investitori continuino a confondere le prospettive delle società italiane con i problemi dell’Italia, ma questo è un errore perché quasi il 50% degli utili di tali società deriva da business esteri. Noi riteniamo che sia possibile individuare un buon numero di società italiane che hanno una vera impronta globale e una limitata dipendenza dalla crescita del Pil italiano”.

Secondo Dwane “le elezioni sono oggi in prima pagina, ma nel secondo trimestre del 2013 l’aspetto fondamentale da valutare sarà la direzione delle misure programmatiche del governo. L’austerity di Monti è una realtà i cui benefici iniziano solo ora a essere percepiti. Tuttavia, l’annullamento o l’allentamento di queste misure potrebbero diventare un motivo di preoccupazione, specialmente perché per il Sistema-Italia sarebbero sufficienti limitati tagli di bilancio per raggiungere un punto di equilibrio e bloccare così l’aumento del debito pubblico – diversamente dalla difficile situazione di Spagna, Francia e Regno Unito, i cui disavanzi di bilancio sfiorano il 10% del Pil”.

Nel rapporto della casa di investimento del gruppo Allianza si legge che con le elezioni alle porte, la mancanza di slancio dell’economia italiana potrebbe indurre qualsiasi nuova leadership ad introdurre maggiore austerità e tra le misure programmatiche del governo potrebbe essere fondamentale affrontare la questione dell’attrattività dell’Italia per gli investitori istituzionali. Allianz riconosce però che il settore bancario italiano è meno esposto alle dinamiche incerte dei mercati globali, ma la sovraesposizione verso i titoli di stato è una potenziale arma a doppio taglio. Attualmente l’Italia offre valutazioni molto convenienti rispetto ad altri mercati sviluppati e in via di sviluppo. Molti investitori, tuttavia, sembrano ancora confondere erroneamente le prospettive delle società italiane con i problemi dell’Italia.

 

 

 

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