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L’auto europea non riparte

L’auto europea finisce nel burrone. Gennaio ha segnato l’ennesimo crollo delle immatricolazioni in Europa, con una diminuzione dell’8,6%. Ma la notizia è ancora più negativa se si considera che, secondo i dati forniti dall’Acea, a gennaio le registrazioni di nuove auto sono state 885.159, raggiungendo il livello più basso mai raggiunto dall’inizio delle serie storiche nel 1990.

Un risultato amaro anche per le case tedesche. Ma lo schiaffo è arrivato più forte a Torino, con la Fiat inabissata dalla zavorra del mercato italiano.

La Germania non canta vittoria

Guardando ai maggiori Paesi, solo la Gran Bretagna ha fatto registrare un incremento nelle vendite dell’11,5%, mentre in Germania si è avuta una flessione dell’8,6%, in Spagna del 9,6%, in Francia del 15,1% e in Italia del 17,6%. In valori assoluti la Germania resta il mercato maggiore con 192.090 immatricolazioni seguita dalla Gran Bretagna con 143.643 nuove auto vendute, poi ci sono la Francia con 124.798 e l’Italia con 113.525. La Spagna ha immatricolato invece 49.671 nuove auto e il Belgio 50.680.

Scenario europeo sempre più nero per il Lingotto

Fiat ha visto un calo del 12,3% per le immatricolazioni di nuove auto in Europa a gennaio rispetto allo stesso mese del 2012, arrivando a quota 59.704 auto vendute. E la quota di mercato passa così dal 7% al 6,6%.

Tra i modelli Fiat spiccano “i positivi risultati”, sottolinea il Lingotto, della 500L (ai vertici nel suo segmento) oltre quelli di Panda e 500, stabilmente le city car più vendute in Europa.

Lancia/Chrysler cresce nel Regno Unito (+45,9%), Alfa Romeo aumenta i volumi di vendita del 22,8% in Spagna. Bene la Jeep in Germania, dove registra una crescita del 5,3% Prosegue anche in gennaio il calo delle vendite di auto nell’Europa dei 27 più le nazioni aderenti all’Efta. Infatti, con poco più di 918 mila immatricolazioni il mercato perde l`8,5% rispetto a gennaio 2012.

“In questo scenario ancora fortemente negativo, il Gruppo Fiat registra oltre 61 mila vetture e ottiene una quota del 6,6%, con un miglioramento di 0,6 punti percentuali rispetto a dicembre 2012”, sottolinea Fiat.

La zavorra del mercato italiano

Nonostante continui a subire la pesante penalizzazione del mercato italiano che a gennaio perde il 17,6% delle vendite, il Gruppo Fiat ottiene un positivo risultato nel Regno Unito, dove i volumi crescono del 6,9% e la quota è al 2,9%, e registra sensibili miglioramenti in alcuni dei cosiddetti “mercati minori”: tra i casi più evidenti, i volumi crescono in Belgio/Lussemburgo (+63,2%), in Svezia (+18,4%), in Austria (+8,9%), in Danimarca (+8,4%).

Fiat sesta nella Top Ten europea. Continua la corsa delle tedesche di lusso

A gennaio i principali gruppi automobilistici presenti nella ‘top ten’ europea chiudono il mese con volumi quasi tutti in ribasso, ad eccezione dei tedeschi di Bmw e Daimler. L’incremento del 6,4% segnato dal gruppo Bmw, comunque il più alto nella top ten, non ha però impedito ai tedeschi di scivolare in settima posizione, lasciando il sesto posto in classifica al gruppo Fiat. In testa alla top si conferma il gruppo Volkswagen, seguito da Psa Peugeot Citroen e Renault.

 

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