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L’Ue stronca le promesse fiscali alla Berlusconi

La strada dell’Italia è ancora in salita, e il fatidico momento della svolta, almeno per i suoi riflessi sui conti pubblici, non si fa vedere neanche da lontano. La Commissione europea ha rivisto in peggio le previsioni economiche sul Paese quest’anno. Il messaggio di Bruxelles? Evitare di parlare di manovre aggiuntive, ma guai ad alleggerire la pressione fiscale.

I dati sul deficit

La Commissione europea ha confermato le previsioni sul deficit di bilancio dell’Italia, che si attesterà in calo al 2,1% del Pil sia sul 2013 che sul 2014, dal 2,9% atteso sul 2012, e resterà così al di sotto della soglia Maastricht senza bisogno di manovre aggiuntive. Bruxelles ha evidenziato di attendersi che “la recessione si concluda a metà 2013”. E sul 2014 si attende un più 0,8%. Peggiorano le attese di disoccupazione, all’11,6% quest’anno e al 12% nel 2014.

Le previsioni sul debito

L’esecutivo Ue ha però lievemente rivisto al rialzo le stime sul debito pubblico: toccherà un picco del 128,1% del Pil quest’anno, per poi attenuarsi al 127,1% nel 2014. Nelle stime del 7 novembre scorso la Commissione indicava un debito al 127,6% del Pil per quest’anno e al 126,5% nel 2014.

Sull’avanzo strutturale di bilancio l’esecutivo comunitario si attende un sostanziale pareggio nel 2013, con deficit dello 0,1% del Pil, e un lieve aggravamento del disavanzo nel 2014 allo 0,5%.

Niente misure aggiuntive secondo Rehn, ma guai a diminuire le tasse

Al momento per l’Italia “non sembrano necessarie manovre aggiuntive” sui conti pubblici, ha affermato il commissario europeo agli Affari economici, Olli Rehn. Interpellato sull’ipotesi che il prossimo governo possa pensare di abbassare le tasse, l’eurocommissario ha rilevato che “a quel che mi risulta, visto l’elevato livello del debito pubblico in Italia, è essenziale che il Paese mantenga il percorso delle riforme e una consistente strategia di risanamento del bilancio”.

“La piena attuazione delle misure sui conti dovrebbe consentire all’Italia di raggiungere una posizione strutturale di bilancio in equilibrio quest’anno”, ha proseguito Rehn. Sul 2014 potrebbe esserci un certo rallentamento dell’aggiustamento e per questo “è importante mantenere un percorso coerente di risanamento”. Infine il responsabile degli Affari economici dell’Ue ha ricordato che “la Commissione continuerà a monitorare sull’Italia e faremo le nostre raccomandazioni a maggio, con il semestre europeo”.

 

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