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La vittoria (referendaria) di Thomas Minder, il Grillo svizzero

Con il 68% dei voti, ieri in Svizzera è stata approvata la limitazione delle “remunerazioni eccessive” dei capi delle società svizzere quotate nel paese o all’estero. La proposta è di Thomas Minder, uomo d’affari e senatore dell’Unione democratica di centro (Udc).

Secondo il quotidiano svizzero Neue Zürcher Zeitung, “il popolo ha espresso il suo malcontento nei confronti dei salari eccessivi degli ultimi anni in modo più che evidente, e i politici vogliono applicare alla lettera questa iniziativa contro l’imbroglio”.

Thomas Minder era un completo sconosciuto 10 anni fa. Secondo il sito Swissinfo, il successo della sua iniziativa contro gli stipendi eccessivi risponde non solo alla richiesta di rivendicazione ma anche alla sua eccentrica personalità. È il capo della fabbrica di dentifrici Trybol, un’impresa famigliare, ed è stato eletto come membro della Camera alta del Parlamento nel 2011.

Da quel momento Minder è conosciuto in Svizzera per irritare le élite politica ed economica con una missione – quella che ha vinto ieri – molto popolare: imporre un tetto agli stipendi di alcuni dirigenti. Dopo il referendum è stata approvata la proposta di un articolo costituzionale per regolamentare gli stipendi dei dirigenti, anche all’estero. Il governo adesso dovrà articolare la legge e presentarla al Parlamento per la sua approvazione. Gli esperti però non sono convinti che questo possa cancellare in maniera permanente le retribuzioni esorbitanti.

Una volta vinta la promessa, resta vedere quanto si riuscirà a fare. Intanto, Minder ha già messo le mani avanti in un’intervista al quotidiano Le Temps: “Non ho mai detto che bisognava ridurre gli stipendi. Credo che gli azionisti devono assumere la responsabilità delle retribuzioni accordate dall’impresa. Se sono d’accordo di spendere i soldi della sua compagnia nel pago di stipendi esagerati, quello è un suo problema”, ha spiegato Minder al quotidiano Le Temps.

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