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Non solo Casaleggio, chi sono i nuovi guru di Beppe Grillo

In principio fu Gianroberto Casaleggio, il visionario teorico di un mondo che tra qualche decennio avrà un unico governo globale eletto dai cittadini attraverso la Rete, a ispirare le idee del comico genovese.

Come ogni forza politica di successo che si rispetti e che si espande, però, anche il Movimento 5 stelle sta coltivando un terreno culturale, che si nutre dell’humus di un già folto numero di giornalisti, accademici, scrittori ed economisti, alcuni supporter dagli albori del movimento, altri dell’ultima ora.

Ecco i nomi dei nuovi guru di Beppe Grillo.

Becchi, il professore che ama i talk show
Uno degli intellettuali più vivaci e noti a sostegno di Grillo è il suo conterraneo Paolo Becchi, professore ordinario di Filosofia del Diritto alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Genova.

Classe ’55, l’eccentrico docente dalla lunga barba bianca e dai modi tutt’altro che accademici ha già al suo attivo diversi battibecchi televisivi, come quelli con lo storico Paolo Mieli e il blogger ed economista Mario Seminerio.

In molti suoi interventi, sostiene la necessità di una radicale ristrutturazione del governo dell’Europa e di nuove misure di welfare a sostegno dei ceti più deboli.

Becchi, genovese, ha lavorato per diversi anni in Germania. Dopo essersi occupato di temi legati alla filosofia del diritto di Hegel, all’illuminismo giuridico e ai processi di codificazione, ha negli ultimi anni dedicato molti suoi studi ai temi bioetici, con particolare attenzione ai problemi di inizio e fine vita, come l’inseminazione assistita e la clonazione, l’eutanasia, la morte cerebrale, il trapianto di organi e la cremazione. È membro dell’Istituto italiano di bioetica.

Gallegati, l’economista amico di Stiglitz
Mauro Gallegati è uno degli ispiratori della politica economica di Beppe Grillo. Nato a Macerata nel 1958, vive ad Ancona, dove è docente di Macroeconomia all’Università politecnica delle Marche.

Allievo di Giorgio Fuà, è stato visiting professor all’Università di Cambridge, alla Stanford University, al Mit, alla Columbia University, alla Brookings Institution e in numerose altre università.
Tra le collaborazioni scientifiche, ha pubblicato articoli con Jean-Paul Fitoussi, Steve Keen, Paul Ormerod, Bruce Greenwald, Domenico Delli Gatti e altri.

Collabora con il premio Nobel per l’economia Joseph Stiglitz, con il quale, dal 1990, ha pubblicato svariati saggi ed articoli.
Proprio della consulenza di Stiglitz dice di essersi avvalso per la redazione del programma economico del M5s, che metterebbe al centro diverse teorie dell’economista americano, prime tra tutte una diversa determinazione del Pil e una riduzione delle attuali disuguaglianze economiche.

Tra gli strumenti auspicati da Gallegati, ci sono un’imposta sui grandi patrimoni, l’abolizione dell’Imu, l’abolizione (transitoria) dell’uso del contante e l’istituzione di un reddito di cittadinanza di 1000 euro dal costo di 20 miliardi da dare per 3 anni a chi è senza lavoro. Sostiene, inoltre, la necessità di limitare il potere del monopolio globale costituito dal sistema bancario mondiale.
Sul fronte del mercato del lavoro, considera prioritaria la lotta al precariato, una riforma fiscale per l’emersione del nero e una vera e propria rivoluzione nelle relazioni in azienda, con la partecipazione dei dipendenti alla governance d’impresa e ai profitti, che supererebbe l’attuale sistema di rappresentanza basato sulla mediazione sindacale.

Meno rivoluzionarie invece le idee di Gallegati sull’euro. Ritiene problematica l’uscita dell’Italia dalla moneta unica, ma propone un’unione politica e monetaria con una banca centrale sul modello statunitense.

Loretta Napoleoni, la saggista economica con un occhio alla politica
Vicina al movimento di Grillo è anche Loretta Napoleoni, saggista e giornalista, salita di recente agli onori delle cronache per uno “scontro” televisivo nella trasmissione Piazza Pulita su La7 con l’economista liberista Michele Boldrin, volto popolare di Fermare il declino, che l’accusava di “non essere un economista, pur spacciandosi tale”.

Nata nel 1955 a Roma, vive da molti anni nel Regno Unito, a Londra. Si è occupata dello studio dei sistemi finanziari ed economici attraverso cui il terrorismo finanzia le proprie reti organizzative.

Consulente economica per le reti televisive Bbc e Cnn, collabora con importanti giornali internazionali come El Pais, Le Monde, The Guardian e per gli italiani La Repubblica, L’Unità e Il Fatto Quotidiano.

Nel 2010, in un’intervista rilasciata al quotidiano diretto da Ezio Mauro, si disse pronta a candidarsi alle primarie del Partito Democratico per la presidenza della Giunta Regionale del Lazio, contro la candidata del Popolo della Libertà Renata Polverini, ma tale candidatura non si è poi formalizzata.
Più recentemente ha dato la propria disponibilità a svolgere le funzioni di consulente del sindaco grillino di Parma Federico Pizzarotti. Indicata da alcune fonti giornalistiche come probabile candidata sindaco di Roma per il M5s, ha smentito tale voce.

Massimo Fini, il giornalista anarchico
Uno degli intellettuali più vicini al M5s è Massimo Fini, giornalista e scrittore, celebre per le opinioni anti-sistema riscontrabili in molti suoi libri come “La ragione aveva Torto?” e “Sudditi”.
Ha scritto per alcune tra le più grandi testate italiane: Avanti!, L’Europeo, Il Giorno, L’Indipendente e il Borghese diretto da Daniele Vimercati, da Federico Guiglia e poi da Vittorio Feltri. Attualmente lavora per Il Fatto Quotidiano diretto da Antonio Padellaro.

Nel 2005 ha fondato il movimento politico Movimento Zero, ispirato ai principi di primitivismo, antimodernismo, decrescita e democrazia diretta.

Tutta l’opera saggistica di Fini si fonda sulla critica sferzante verso caratteristiche del mondo moderno e della globalizzazione, figli del pensiero liberale e anche del marxismo: l’alienazione dell’individuo schiacciato dal produttivismo, la distruzione dell’ambiente, l’idea di una scienza e dell’uomo come sovvertitori delle leggi naturali, l’omologazione a un’unica cultura dominante.

Le sue idee hanno per certi versi anticipato quelle di Grillo, che ospita spesso gli articoli di Fini sul suo blog, organo ufficiale del M5s.

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