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I piani B di Cipro

Nazionalizzazioni, fusioni di banche e e perfino ricorso all’immenso patrimonio della Chiesa ortodossa. Dopo il gran rifiuto di ieri al piano di aiuto europeo – dovuto alla bocciatura da parte del parlamento di Cipro della supertassa sui depositi bancari pretesa dall’Eurogruppo – ora Nicosia è alla disperata ricerca di alternative e ‘piani B’ per evitare il tracollo finanziario. E in parallelo all’ipotesi sulla Russia, che vede il ministro delle Finanze cipriota a mosca per cercare di ottenere un prolungamento dell’aiuto da 2,5 miliardi di euro ottenuto nel 2011, il governo sta esplorando altre strade.

La soluzione religiosa

Tra queste vi è anche quella di far ricorso al patrimonio della Chiesa. E’ stato lo stesso arcivescovo Chrysostomos II a farsi avanti, affermando al termine di un incontro con il presidente Nicos Anastasiades che il clero ortodosso è pronto a mettere a disposizione il suo enorme patrimonio immobiliare.

Ipotesi nazionalizzazioni

Un’altra ipotesi sul tavolo è quella della nazionalizzazione dei fondi pensione delle istituzioni pubbliche e para statali, che secondo fonti governative potrebbe apportare fino a 3 miliardi di euro. E si pesa anche alla fusione delle due maggiori banche del paese, che ridurrebbe l’ammontare delle ricapitalizzaizoni necessarie.

Le preoccupazioni sulle banche

Ma bisogna lavorare in fretta perché le banche cipriote restano chiuse, e si profilano estensioni di questo limbo mentre resta da chiarire se e come sarà la supertassa, per ora bocciata, sui conti bancari spesso chiamata col termine prelievo forzoso. Di queste varie ipotesi ieri Anastasiades avrebbe parlato anche con la cancelliera della Germania Angela Merkel.

L’Europa attende

Intanto l’Eurogruppo dei ministri delle finanze sarà pronto a tenere rapidamente una nuova riunione straordinaria, se Cipro avanzerà delle proposte concrete per garantire il gettito richiesto dalla supertassa, hanno riferito fonti dell’Unione europea citate da France Presse. “Non si sa quanto Cipro metterà sul tavolo una proposta, forse oggi. La zona euro si riunirà questa settimana unicamente se Cipro farà delle proposte concrete”. I paesi dell’area euro sono disponibili a vedere modifiche sulle caratteristiche dell’intervento sui conti bancari, ma solo se manterrà l’atteso incasso di 5,8 miliardi di euro.

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