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Monti e Sallusti rimbeccano il Corriere

L’editoriale di ieri di Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della Sera ha indotto il Giornale a ironizzare sulle critiche di Galli della Loggia e a Mario Monti a replicare all’editorialista del quotidiano diretto da Ferruccio de Bortoli.

Il Giornale diretto da Alessandro Sallusti, in un corsivo di prima pagina, oggi titola: “Se il Corriere boccia il Corriere”, visto che Galli della Loggia ha critica l’azione di Monti con la sua Scelta Civica. Ma “lo stesso Corriere – ha commentato il quotidiano diretto da Sallusti – di Monti è stato sponsor ufficiale”.

Il premier ha invece inviato al Corriere una lunga lettera. Vediamo i passi essenziali. Scelta Civica “non ha compiuto quello che lei e io consideriamo un errore: non si è contrapposta agli elettori della Destra. Anzi, ne ha sollecitato il voto. E sono sorpreso che tanti abbiano scelto Scelta Civica e non il Pdl, che pure recava nella scheda il profumo dei soldi, il rimborso dell’Imu”.

Con una lettera al Corriere della Sera, il leader di Scelta Civica, e presidente del Consiglio Mario Monti, risponde all’editoriale di Ernesto Galli della Loggia pubblicato ieri sul quotidiano milanese, concordando sul fatto che per Scelta Civica sarebbe stato un errore “contrapporsi frontalmente e sprezzantemente all’elettorato che fino ad allora era stato della Destra” ma dissentendo da “tutte le altre asserzioni”.

Monti rivendica che il governo da lui guidato, nato nel novembre 2011, ha governato “per realizzare non il consenso ma ciò che ritiene essere in un dato momento l’obiettivo vitale per la sopravvivenza del paese e per la sua sovranità, senza cederla a una troika di occupazione”. E si interroga sul significato di leadership, chiedendosi: “E’ migliore leader chi cerca, magari facendo molti errori perché è un politico inesperto, di guidare il Paese verso quello che considera l’interesse generale e cerca il consenso degli elettori su ciò che è poco gradevole, o chi cerca, magari non facendo nessun errore perché è il più abile dei politici, di assecondare gli elettori proponendo ciò che essi vogliono vedersi proporre perché è più gradevole, anche se dannoso a più lungo termine. E’ meglio per un paese avere dei leader non perfetti, o dei perfetti folower?”.

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