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Prelievo forzoso sui conti correnti in Italia? Il Fmi sconsiglia

Il Fondo monetario internazionale prova a rassicurare i mercati, dopo gli avvertimenti delle agenzie di rating e la fuga delle società di investimento dai Paesi dell’eurozona a rischio contagio. Quello di Cipro dunque sarebbe “un caso unico”, “difficilmente replicabile nel resto di Europa o del mondo”, ha spiegato il direttore delle relazioni esterne del Fmi, Gerry Rice. Ma se l’economista sottolinea che il prelievo forzoso sui conti correnti non sarà una strategia da usare altrove, gli Stati a rischio sono avvisati. L’unica strada, con un governo stabile, resta quella del risanamento dei conti pubblici.

La necessità di un governo stabile

“In generale è bene avere un governo stabile, sosteniamo questo principio”, ha sottolineato Rice. “Ovviamente seguiamo con attenzione gli eventi, ma non commentiamo sui processi politici” del Paese, ha affermato.

Il risanamento dei conti

Come già in altre occasioni, Rice si è invece richiamato alle conclusioni del rapporto sull’Italia stilato dal Fmi lo scorso anno, al termine della missione di ispezione. “Le nostre raccomandazioni sull’Italia restano valide – ha detto – è importante nell’andare avanti che vengano mantenenuti i progressi fatti su risanamento dei conti pubblici e riforme strutturali”.

I tagli alla spesa pubblica

Si deve in particolare cercare di effettuare il risanamento facendo leva su riduzioni della spesa pubblica e accelerare la riforma dei mercati di lavoro e prodotti, in particolare per sostenere l’occupazione dei giovani.

 

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