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Matteo Renzi visto dai giornali stranieri

Matteo Renzi ha perso le primarie del Partito Democratico. Ma, a volte, un’autentica sconfitta vale più di una marginale vittoria. In mezzo allo stagno politico italiano, i giornali stranieri guardano con attenzione le nuove figure emergenti. Anche se non sono ai vertici del potere. È successo con Grillo, che a ridosso del voto dello scorso 24 febbraio occupava le prime pagine dei quotidiani internazionali. Poi, la vittoria del Movimento 5 Stelle non si è tradotta in un elemento di normalizzazione della situazione italiana e la stampa estera continua a cercare. Chi potrà mettere a posto l’Italia? O almeno provarci?

Il sindaco giovane e sveglio

“Qualcosa si muove nell’acqua stagnata. La paralisi del nuovo Parlamento […] favorisce i nuovi protagonisti… Beppe Grillo e Matteo Renzi”, scrive il quotidiano spagnolo Cuarto Poder.
Dopo avere manifestato le proprie perplessità per il ruolo dell’ex comico e il Movimento 5 Stelle in seguito al voto, la giornalista Lucia Magi sostiene che Renzi salta le barriere.

“Sa che ora è il suo momento per uscire in campo: è un giovane sveglio, che ha predicato l’urgenza di cambiare i vecchi dirigenti, ma ha avuto anche l’umiltà – o calcolo strategico – di sapere ritirarsi dopo la sconfitta delle primarie. Bersani ha fallito, avanti il secondo, avanti l’uomo nuovo che cerca i consensi nelle due parti”, ha scritto Magi sul giornale spagnolo.

“Renzi sarebbe il perfetto candidato a primo ministro: solo lui riesce a neutralizzare, allo stesso tempo, Silvio Berlusconi, troppo vecchio, e Beppe Grillo, troppo scontroso, e Bersani, invalidato nelle urne”, ha scritto.

Finocchiaro e i colpi della sinistra

Alla fine dell’anno scorso, il New York Times proponeva Renzi come “il sindaco con lo stile di Obama”. Oggi il settimanale finanziario americano Businessweek – pubblicato da Bloomberg – si occupa della guerra all’interno del Pd. E fa attenzione agli attacchi contro Renzi. “Il sindaco di Firenze ha perso il tentativo di essere candidato premier del partito del Pier Luigi Bersani nel mese di dicembre, e ieri ha criticato alcuni dei possibili candidati democratici, tra cui Anna Finocchiaro. Finocchiaro ha risposto oggi dicendo che Renzi è un “miserabile” e che il sindaco “non diventerà mai un uomo di Stato”. Il settimanale sostiene che le decisioni delle parti nel voto di questa settimana potrebbero essere la chiave per le loro possibilità di influenzare il prossimo governo.

Renzi, una boccata d’aria fresca

Il quotidiano argentino Página 12 sostiene che Bersani ha le ore contate: “Alcuni dentro il Pd guardano con simpatia al sindaco di Firenze, Matteo Renzi, come possibile sostituto. Renzi propone, ad esempio, di eliminare il finanziamento pubblico dei partiti politici e con quei soldi realizzare case popolari”.

Il quotidiano francese Le Monde aveva definito Matteo Renzi come il Tony Blair dell’Italia. Ma con un punto interrogativo alla fine. Invece Les Echos applaude la presenza del “rottamatore”, come viene definito Renzi: “L’uomo che vuole rottamare i capi tradizionali, non ha nascosto le sue intenzioni finora. La sua frase chiave è ‘Io non voglio essere l’ultimo di quelli che sono venuti prima. Se necessario, sarei il primo di una nuova fase. Una chiara visione della sua disponibilità. Sei settimane dopo le elezioni del 25 febbraio, la presenza del sindaco di Firenze ha almeno l’effetto di una boccata d’aria fresca”.

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