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Le “armi nucleari” americane in Italia sono un falso problema

È scoppiato l’allarme nucleare. Ma non (solo) in Corea del nord e in Iran. Oggi sui giornali italiani, che riprendevano un articolo pubblicato sul quotidiano britannico The Guardian, si leggeva l’allarmismo per le “bombe nucleari” americane che sono custodite in territorio italiano. Repubblica.it ha scritto: “Guardian: 70 atomiche Usa custodite in Italia saranno adeguate per il lancio con gli F-35”, mentre Il Fatto Quotidiano ha detto: “E l’Italia “stato canaglia” rinnova le armi nucleari”.

Gli investimenti americani

L’articolo del Guardian trattava la presunta “promessa mancata di disarmo nucleare” del presidente americano, Barack Obama. Dopo l’approvazione di un piano da oltre 10 miliardi di dollari per aggiornare e migliorare le armi che gli Usa hanno a disposizione in Europa sembrava difficile credere all’intenzione di disarmo, promessa dal capo di Stato americano nel 2010. Ma la stampa italiana ha preferito concentrarsi sull’arsenale che è salvaguardato in Italia. Ma si tratta davvero di potenziali “bombe atomiche”? Quali sono i rischi per la popolazione?

Modifiche regolate

In una conversazione telefonica con Formiche.net, Gianluigi Magri, sottosegretarioael Ministero della Difesa, ha spiegato che la questione degli F35 e l’armamento nucleare americano custodito in territorio italiano è un falso problema in quanto esistono specifici protocolli della Nato che regolano la gestione degli armamenti fra gli Stati membri.

“Qualsiasi ammodernamento o modifica di munizioni o altro materiale avviene attraverso standard concordati e verificati e non si capisce, quindi, perché tali fatti dovrebbero comportare posizioni diverse rispetto al passato”, ha detto Magri.

Nulla da temere

Il sottosegretario ha spiegato che “in particolare l’Alleanza Atlantica prevede norme specifiche anche sugli arsenali nucleari e non è da temere alcuna escalation o aumento dei rischi per la popolazione civile”.

E ha aggiunto: “Gli allarmismi immotivati come questo creano solo disinformazione e panico invece di favorire una corretta e trasparente informazione”.

Sugli investimenti dell’amministrazione Obama nell’arsenale nucleare, Magri ha detto che si tratta un programma pluriennale già stabilito. Niente di nuovo.

Nulla da temere, quindi, secondo il sottosegretario. L’Italia non diventerà una nuova penisola coreana o una minaccia allo stile persiano. La posizione geo-strategica del paese è sempre la stessa e il materiale americano c’è sempre stato.

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