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Il Salone del Libro 2013? Una festa senza l’ombra della crisi

Dal 16 al 20 maggio 2013 al Lingotto di Torino si svolgerà la 26° edizione del Salone del Libro.

Come ogni anno un appuntamento immancabile per tutti gli addetti del settore e gli appassionati di lettura. Una grande Fiera dove è possibile incontrare scrittori affermati ed esordienti, italiani e stranieri, oltre a personaggi della cultura mondiale.

Lo scorso 23 aprile è stato presentato il programma da Ernesto Ferrero, direttore della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura. Il direttore assicura che la manifestazione sarà all’insegna dell’allegria e dell’interattività. Il mondo editoriale infatti è piuttosto abituato a doversela cavare in condizioni non propriamente favorevoli, sostiene Ferrero, e pertanto l’atmosfera del Lingotto sarà tutt’altro che di crisi.

Il fermento intellettuale delle iniziative degli editori farà sì che il Salone di Torino avrà uno spirito che ritrovi il gusto della sfida intellettuale: ”La cultura – ha osservato – è stata sin qui colpevolmente rimossa da tutti i governi che si sono succeduti, nessuno escluso. Ed è improbabile che i governi che verranno diano prova di una sensibilità che sin qui è mancata”.

Non è un caso comunque che la volontà sia quella di dare proposte, basti pensare allo slogan della promozione della fiera, ovvero “Dove osano le idee” e il tema conduttore del 2013, cioè la creatività, risorsa a cui l’Italia dovrebbe attingere sempre.

In questa edizione pertanto si affronteranno tematiche vicine alla politica e all’economia, cercando di dare risposte concrete al nostro Paese, studiando concetti quali bene comune, democrazia, lavoro. Proprio per enfatizzare questa vicinanza con i problemi dell’Italia e dell’Europa, il 16 maggio ad apertura del Salone, si terrà una lectio magistralis del governatore della Bce Mario Draghi.

Inoltre tra gli scrittori che si alterneranno nelle sale del Lingotto ci saranno Margherita Oggero, madrina della Fiera, il francese di origini corse Jérôme Ferrari, vincitore dell’ultimo Prix Goncourt, e l’ungherese Péter Esterházy, che al Lingotto riceverà il Premio Mondello Internazionale da Melania Mazzucco. Ma ci saranno anche i popolari David Grossman, Antonio Pennacchi e Luis Sepulveda, che fa parte anche di quegli autori del paese ospite d’onore che quest’anno è il Cile.

Infine da menzionare lo spazio Book to the future che celebrerà il debutto alla Fiera di Kobo, produttore di ereader e piattaforma di distribuzione ebook con oltre 2,5 milioni di titoli in vendita. Non solo, questo spazio dedicato all’editoria del futuro, presenterà Social Books, un progetto realizzato con la piattaforma di social reading Bookliners, ovvero il primo esperimento di lettura condivisa e totalmente digitale del Salone del Libro. Ogni utente potrà inserire note e commenti agli ebook presenti in streaming sul sito bookliners, condividere i propri contenuti con gli altri utenti o sui social network e interagire con le note altrui, contribuendo in tal modo ad arricchire il testo di partenza.

Insomma la creatività, almeno digitale, di certo non manca.

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