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Perché la squadra di Enrico Letta vale un posto in Europa League e può puntare alla Champions…

Ve la ricordate la sua “gaffe”? “Il Veneto è la terra dei contadini”, si era spinta a dire nello studio di Agorà Nunzia De Girolamo, deputato pidiellina del Sannio.

Una sortita infelice che aveva provocato una pioggia di critiche bipartisan, compreso l’immancabile hashtag #siamo tutti contadini, nonostante l’immediata rettifica dell’interessata. “Non ce l’avevo con il Veneto, anche io ho origini contadine”, aveva subito precisato.  Anzi, presa dall’entusiasmo, aveva subito aggiunto che “la mia famiglia è una famiglia che ha origini contadine e ne vado fiera“. Per poi assurgere a toni lirici: “Il Veneto ha nobili origini contadine di duro e sano lavoro nei campi. Il Papa ha detto che l’uomo si salverà con un ritorno alla terra. Non intendevo offendere nessuno e il mio pensiero era pulito”. Dopo un’autocritica del genere, bisogna prender atto che la pirotecnica Nunzia si è proprio meritata la nomina a ministro dell’Agricoltura…

Sia consentita questa modesta ma benevola spigolatura in un momento così solenne: Enrico Letta ha messo su una squadra che, per dirla con linguaggio calcistico, vale un posto in Europa League ma può puntare anche a un piazzamento in Champions.

Grazie alla sicurezza garantita da una difesa rocciosa ma efficace nel ministero chiave, l’Economa, affidata al supertecnico Fabrizio Saccomanni che, non ci fosse stata la strenua opposizione dell’allora ministro Giulio Tremonti, oggi sarebbe governatore della Banca d’Italia. Un “disco rosso” che, data l’allergia di Silvio Berlusconi per l’ex braccio destro, ha senz’altro favorito il via libera a Saccomanni, di simpatie piddine. Saccomanni, avvezzo ai vertici europei di Bruxelles e Francoforte, è senz’altro la scelta più efficace per affrontare il pressing della squadra tedesca, temibile quasi quanto il Bayern Monaco.

Ma, probabilmente, per lui sarà ancor più arduo ma decisivo disinnescare la mina del rimborso dell’Imu. Ci proverà e forse ci riuscirà: dipenderà molto dal calo del finanziamento del debito pubblico, grazie alla  discesa dei tassi. E dalla coesione di una squadra ricca di centrocampisti, impegnati a marcare e a marcarsi a vista.

Senza trascurare le punte, naturlmenosate oriunde: la Balotelli che viene dall’Africa, Cecile Kyenge all’Integrazione, e la robusta teutonica, scuola Ddr, Iosefa Idem. Con una rosa così si può puntare nche ad un’ala atipica, Emma Bonino, dal dribbling fulmineo.

Solo così, del resto, si può risolvere il pasticcio indiano…

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