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I 5 Stelle e il poltronismo. L’accusa di Vendola (e non solo)

Nel giorno dell’ultimo giro di giostra sulle nomine parlamentari, non c’è solo lo strappo tra Pd e Pdl sul caso Nitto Palma a fare rumore. Sembra finita infatti la luna di miele tra il movimento di Nichi Vendola e quello di Beppe Grillo.

La sintonia grillino-vendoliana

Formiche.net ha sottolineato più volte i tanti punti in comune tra il movimento di Nichi Vendola e quello di Beppe Grillo, dal nome sul Quirinale, Stefano Rodotà alle tante sintonie sul piano programmatico. Fino a questo pomeriggio quando l’idillio è stato cancellato dalle accuse.

L’accusa di poltronismo

Quelle del capogruppo vendoliano alla Camera Gennaro Migliore: “Si sono presi tutto quello che si potevano prendere… Altro che vera opposizione, la loro unica preoccupazione è stata quella di accaparrarsi tutte le poltrone disponibili”. Una sindrome, quella del “poltronismo” grillino, già fatta notare da Roberto Maroni: Vito Crimi vuole tante poltrone romane. Ma come, non dovevano cambiare la politica? Neo-poltronismo grillino: il nuovo che avanzaVA”. E a cui fanno eco ancora le parole di Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia: “Siamo francamente basiti dalla ingordigia che, fin dall’inizio di questa legislatura, caratterizza l’operato del Movimento Cinque Stelle. La loro brama di occupare poltrone è talmente insaziabile che hanno preteso le vicepresidenze di tutte le Commissioni permanenti rifiutandosi, di trovare qualunque punto di incontro con le altre opposizioni, che si erano invece dimostrare disponibili nei loro confronti”.

Le nomine a 5 Stelle

Il Movimento grillino, ha spiegato oggi l’esponente di Sel, ha fatto “cappotto nelle commissioni tra vicepresidenze e segretari: 28 M5s 0 Sel”. Non solo. Il M5S ottiene oggi la prima presidenza di un organismo parlamentare. Si tratta della Giunta per le elezioni della Camera che va a Giuseppe D’Ambrosio eletto come proprio presidente con 18 voti. Per non dimenticare la vicepresidenza della Camera affidata al grillino Luigi Di Maio. E non basta.

Beppe Grillo ha scritto oggi un tweet per ribadire che al M5S, la vera opposizione di questo governo, spettano le presidenze del Copasir e della Vigilanza Rai. E per questi ruoli, i candidati sono Vito Crimi al Copasir e Roberto Fico a quella della Vigilanza Rai. Con tutta probabilità però il prossimo presidente del Comitato sui Servizi segreti sarà invece Claudio Fava di Sel, al momento l’unico gruppo di opposizione a non aver ottenuto la presidenza di una delle commissioni di garanzia.

Chi è la vera opposizione

E su chi è davvero opposizione, Migliore tiene a mettere i puntini sulle i, additando Grillo come vero responsabile del ritorno di Silvio Berlusconi al governo: “Hanno fatto di tutto per non far nascere un governo del cambiamento e hanno la responsabilità di aver rimesso Berlusconi al centro della scena politica. Noi rivendichiamo di essere opposizione ad un governo che non ci piace, loro invece ad un governo a prescindere: forse per avere più poltrone… Ma i fatti parlano chiaramente e gli elettori 5 stelle saranno consapevoli”.

 

 

 

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