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L’incontro degli Amici della Siria ad Amman

Gli Amici della Siria si ritrovano oggi ad Amman per preparare la conferenza internazionale di pace “Ginevra 2” tra il regime di Damasco e l’opposizione siriana. Ma non solo. Discuteranno anche i modi per fornire un contributo ai ribelli in lotta contro le truppe di Bashar al Assad.

L’assenza dell’opposizione

Per la prima volta dall’inizio del conflitto siriano, e dopo le dimissioni di Ahmed Moaz al Khatib, alla riunione non parteciperà alcun esponente dell’opposizione siriana. L’Italia sarà rappresentata dal ministro degli Esteri, Emma Bonino.

Ginevra 2

Buona parte delle discussioni sarà dedicata dunque alla conferenza internazionale detta “Ginevra 2”, prevista nel prossimo mese di giugno. La prima riunione nella stessa città, il 30 giugno 2012, si era conclusa con l’approvazione di un documento che prevedeva un processo di transizione politica, senza fare alcun cenno alla sorte di Assad, che rifiutandosi di lasciare il potere ha impedito di fatto ogni forma di progresso verso un negoziato di pace.

La partecipazione dell’Iran

L’Iran ha espresso ieri la volontà di partecipare alla prossima conferenza internazionale, sottolineando che tutte le parti “influenti” devono essere coinvolte se si intende raggiungere un risultato positivo. “La condizione per il successo di Ginevra è che partecipino tutti i paesi con una certa influenza in Siria”, ha spiegato il portavoce del ministero iraniano degli Affari Esteri, Abbas Araqdi. “Non penso che ci sia qualcuno nel mondo che dubiti sul fatto che uno di questi paesi è la Repubblica islamica d’Iran“, ha aggiunto il portavoce.

Il ruolo degli Stati Uniti

Gli Stati Uniti, che hanno chiesto l’organizzazione al più presto della conferenza, non gradiscono però questa ipotesi, sollecitata invece dalla Russia, che ha consigliato lunedì di “non fare le cose in modo affrettato”, lasciando intendere che prima vanno risolte alcune questioni, compresa appunto la partecipazione dell’Iran. Sull’argomento saranno chiamati ad esprimersi oggi ad Amman tutti i partecipanti: i capi della diplomazia di Giordania, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Egitto, Qatar, oltre a quelli di Stati Uniti, Regno Unito Francia, Turchia, Germania e Italia.

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