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Club Med, il colosso delle vacanze sempre più cinese

Villaggi turistici pizza e mandolino? I vacanzieri d’alta gamma dovranno abituarsi all’idea di essere in mani cinesi nei giorni di relax. Il gruppo di villaggi turistici Club Med, infatti, è nel mirino di un’offerta di acquisizione da parte del conglomerato cinese Fosun assieme al fondo francese Axa Private Equity.

Le condizioni per l’acquisto

L’operazione probabilmente andrà in porto, visto che è concordata con i due massimi dirigenti della società, che conserveranno le poltrone. E presumibilmente per evitare rivolte di innescare rivolte dettate dallo spirito di patria, i due gruppi hanno messo le mani avanti precisando che non si intende mettere in discussione il controllo maggioritario francese della società.

Il valore dell’operazione

La cinese Fosun è già entrata nel capitale del Club Med nel 2010, di cui è il primo azionista con il 9,96 per cento. Axa PE viene subito dietro con un 9,4 per cento. Assieme, Axa e Fosun offrono 17 euro per azione, che rappresentano un premio del 28,4 per cento rispetto al valore medio del titolo negli ultimi tre mesi. Complessivamente, sottolinea il Financial Times, la proposta valorizza il Club Med 540,6 milioni di euro.

Risultati e previsioni

Se l’operazione dovesse andare in porto Henri Giscard d’Estaing resterebbe presidente e Michel Wolfosvski amministratore delegato. Sempre oggi la società, che gestisce 80 villaggi vacanze nel mondo, ha riferito di un aumento del 7,1% sugli utili netti nel primo semestre fiscale, a 18 milioni di euro, e di un aumento delle prenotazioni per il periodo estivo.

Il posizionamento di Club Med in Cina

Di fatto, spiega Les Echos, Henri Giscard d’Estaing, alla testa del gruppo dal dicembre 2002, potrebbe andare avanti con la sua strategia d’internazionalizzazione del gruppo, e quindi, con la sua espansione in Asia, dopo aver condotto nel 2004 il suo riposizionamento nell’alta gamma. Giscard d’Estaing non ha nascosto di essere a favore di una scalata da parte di Fosun. Si tratta quindi di un percorso che procede in parallello alla sua espansione in Cina, secondo mercato dopo la Francia con l’obiettivo di 200mila clienti entro il 2015 e la creazione di 5 villaggi.

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