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Nicaragua, il canale sarà made in Hong Kong

Il Parlamento del Nicaragua ha dato il via libera al progetto di costruzione di un canale di collegamento tra gli oceani Pacifico e Atlantico che nelle intenzioni del governo dovrebbe fare concorrenza a Panama.

Con 61 voti a favore e 25 contro, l’Assemblea nazionale dominata dal Fronte sandinista del presidente Daniel Ortega ha approvato la concessione cinquantennale per lo sviluppo e la gestione del progetto andata alla Hong Kong Nicaragua Canal Development dell’imprenditore cinese Wang Jing.

Un piano del valore stimato di 40 miliardi di dollari. La concessione alla società con sede nella ex colonia britannica è una delega in bianco. Non ci sono indicazioni sulle rotte né dettagli sulla fattibilità economica e finanziaria e la stessa stima sul costo progetto potrebbe subire variazioni.

Il Wall Street Journal scrive di possibili quattro rotte, a seconda di quale sarà usata si parla di una lunghezza di 286 chilometri, con due porti, due zone franche, un oleodotto, una ferrovia e un aeroporto internazionale.

Quasi sicuramente il progetto taglierà il lago Nicaragua. L’impatto sul principale specchio d’acqua del Paese ha scatenato la reazione dei gruppi ambientalisti. Ma a essere scettici sono anche gli esperti del settore della navigazione.

Le previsioni di crescita dei commerci inducono i fautori del progetto a considerare il canale una fonte di profitto. Ortega e i suoi sostenitori vedono nel via di navigazione uno strumento per portare fuori dalla povertà il Paese centro-americano.

Il rallentamento economico globale non va tuttavia a favore di questo obiettivo. Lo stesso fa l’aumento dei salari in Cina, un tempo fabbrica del mondo, con un sempre maggior numero di società nordamericane che decidono di riportare le fabbriche negli Stati Uniti o in America Latina. Una tendenza che mette in dubbio la crescita della navigazione tra i due oceani.

Senza contare che esiste già un progetto da 5 miliardi di dollari per espandere il canale di Panama, ossia il principale concorrente delle ambizioni di Ortega e dei cinesi.

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