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Ecco come Google connetterà il mondo

Sembra fantascienza e invece è già realtà, grazie a Google, il colosso della Rete che ha presentato oggi Project Loon, accesso a internet tramite palloni aerostatici.

UN MONDO CONNESSO
Lo scopo dell’innovativa (e forse un po’ folle) ricerca di Mountain View – Loon in inglese significa per l’appunto “matto” – è quello di connettere l’intero globo.
Internet, oltre ad essere l’infrastruttura immateriale che genera la maggior parte dei ricavi di Google, è una delle tecnologie che hanno il maggior impatto sulla vita odierna, tuttavia, per due persone su tre nel mondo non è ancora disponibile una connessione internet veloce e economica. Un problema che potrebbe essere presto risolto.

GLI OSTACOLI DI INTERNET
Sono diversi i fattori che ora, sulla superficie della terra, costituiscono un ostacolo alla connessione internet: giungle, arcipelaghi, montagne. Per non parlare dei problemi di costi. Oggi, per esempio, nella maggior parte dei paesi dell’emisfero meridionale il costo di una connessione a internet è superiore a quanto una persona guadagni in un mese.

LA SOLUZIONE DI GOOGLE
Per ovviare a queste complicazioni, la compagnia fondata da Larry Page e Sergey Brin ha pensato di costruire un anello di palloni che volano attorno al globo sfruttando i venti stratosferici per fornire l’accesso a internet ai territori sottostanti. Un sistema che utilizza “balloon” sospinti dal vento a un’altitudine doppia rispetto a quella utilizzata dagli aerei commerciali, per fornire l’accesso internet a terra a una velocità simile a quella delle attuali reti 3g o ancora più veloce. Questa potrebbe presto diventare un’opzione per connettere regioni rurali, aree remote o malservite e per contribuire a rendere possibili le comunicazioni in caso di disastri naturali.

LE PROSSIME TAPPE
Anche se corredato da solide basi scientifiche, tuttavia il progetto di Google è ancora agli inizi.
I palloni presentano alcune sfide: cercare di rimanere fermi in un posto richiede un sistema molto costoso e complesso. Per questa ragione, l’idea perseguita da Mountain View prevede di lasciare i palloni liberi di fluttuare nei venti, controllandone i movimenti grazie all’energia solare, con alcuni algoritmi complessi e molta potenza di calcolo.
Questa settimana ha preso il via un progetto pilota nella regione di Canterbury in Nuova Zelanda con 50 ‘”sperimentatori” che proveranno a connettersi grazie ai palloni di Google, ma sono previsti altre iniziative simili a breve, per migliorare la tecnologia e il design dei futuristici “balloon”.

NON SOLO PALLONI
Nella sua continua corsa verso l’innovazione, non sono solo i palloni a generare aspettative e curiosità. C’è grande attesa in tutto il mondo per il lancio dei Google Glass, gli innovativi occhiali che  promettono di cambiare la nostra vita quotidiana rendendoci perennemente connessi con la Rete, facendoci vivere in una sorta di realtà aumentata già al centro delle polemiche negli Usa.

Project Loon di Google

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