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Telecom, Energia e Rc Auto, i settori azzannati dall’Antitrust di Pitruzzella

La crescita passa per le riforme che aumentano la concorrenza nel mercato e le liberalizzazioni. E’ quanto ha sostenuto, in occasione della relazione annuale dell’Antitrust, il presidente Giovanni Pitruzzella. E l’Italia di strada ne ha ancora parecchia da fare, specialmente nel settore assicurativo, energetico e postale. Vediamo i punti salienti della relazione del Garante del mercato e della concorrenza.

Le sanzioni

Nel 2012 e nei primi mesi del 2013 l’Antitrust ha comminato sanzioni per oltre 182 milioni, di cui: 170 milioni per illeciti anticoncorrenziali a fronte di 31 provvedimenti e 12,5 milioni per pratiche scorrette.

L’Autorità dei Trasporti

L’Antitrust ritiene che “l’avvio dell’operatività dell’Autorità dei trasporti non possa più essere rinviato”. Il motivo della accelerazione su questo fronte è necessario “affinché la stessa possa vigilare sulla ‘terzietà della gestione di tutte le infrastrutture ritenute essenziali per lo svolgimento di un corretto confronto concorrenziale nei servizi di trasporto ferroviario merci e passeggeri”, ha sottolineato Pitruzzella.

Il mercato elettrico

Secondo il presidente dell’Antitrust nella produzione di energia elettrica “dove le liberalizzazioni si sono pienamente sviluppate, si stanno verificando cambiamenti profondi carichi di insidie. Gli effetti negativi in termini di aumento dei prezzi sarebbero assai probabili”. “Al fine di rendere strutturale l’eccesso di offerta di gas sul territorio italiano, condizione imprescindibile affinché l’Italia divenga il principale hub mediterraneo, è necessario un flusso di nuovi, anche se limitati, investimenti”, ha affermato, aggiungendo che si tratta in particolare dei “rigassificatori, sulla cui realizzazione ha pesato negativamente la complessità delle procedure amministrative”.

Rinnovabili e operatori termoelettrici

“In presenza di una stagnazione della domanda e di un crescente ingresso sul mercato di impianti alimentati da fonti rinnovabili, il mercato non riesce più a riconoscere agli impianti termoelettrici la copertura dei costi fissi. Il rischio è che gli operatori termoelettrici si trovino nella necessità di dover mettere in conservazione gran parte della propria capacità produttiva, con la probabile conseguenza che il mercato torni a concentrarsi. In un caso del genere gli effetti negativi in termini di aumento dei prezzi sarebbero assai probabili”, si legge nella relazione.

Il settore postale

Il settore postale “ha fatto registrare importanti risultati sotto il profilo dell’apertura della concorrenza, ma presenta ancora spazi di intervento al fine di favorire l’ingresso di nuovi operatori realmente competitivi”. Per questo, ha aggiunto Pitruzzella, “l’Autorità ha segnalato al Parlamento e al governo la necessità di procedere alla ridefinizione dell’ambito del servizio universale, limitandolo esclusivamente a quei servizi essenziali che l’utente non sarebbe in grado di acquistare a titolo individuale”. Inoltre, secondo il presidente dell’Antitrust, “la delimitazione dell’area del servizio universale, sottratta in quanto tale alle regole della concorrenza, andrebbe sottoposta a revisione periodica in modo da tenere conto dell’evoluzione tecnologica del settore”.

Lo scorporo della rete Telecom

“E’ molto importante, e va accolta con grande interesse anche per il valore che può avere in Europa – ha sottolineato Pitruzzella -, la decisione di Telecom di scorporare la rete dalla società, in modo tale da garantire a tutti gli operatori del settore piena uguaglianza nei processi attraverso cui le domande di accesso alla rete Telecom e degli operatori alternativi verranno trattate”. Il processo di scorporo della rete Telecom “potrà costituire un’opportunità per il settore e sarà seguito con attenzione dall’Autorità.

Polizze Rc Auto

In molti settori dell’economia italiana, come quello delle assicurazioni, si registra un livello di concorrenza “non ancora soddisfacente” con prezzi pagati dai consumatori che “tendono irrimediabilmente a salire”. “La tendenza all’aumento dei prezzi pagati dai consumatori – ha ricordato – è stata ampiamente documentata dall’Autorità che ha concluso nel 2013 un’indagine conoscitiva”.

Nel mercato delle assicurazioni riguardanti la responsabilità civile per la circolazione di autoveicoli, ha spiegato Pitruzzella, “si osserva come il premio medio in Italia sia più del doppio di quello pagato in Francia e Portogallo, superi quello tedesco dell’80% e quello olandese di quasi il 70%”. L’Autorità, ha sottolineato il presidente, già nell’indagine conoscitiva, “ha ritenuto indispensabile una riforma del settore che rafforzi efficienza e concorrenza”.

“I meccanismi adottati dalle compagnie per migliorare l’efficienza produttiva e contenere i costi, che vengono poi ribaltati sui consumatori, sono insufficienti”, ha commentato.

I brevetti farmaceutici

Nel settore farmaceutico “la tutela è indispensabile per promuovere l’innovazione, ma un utilizzo abusivo e strumentale dei meccanismi di tutela può impedire la concorrenza“, ha evidenziato il presidente dell’Antitrust, aggiungendo che “in casi del genere si può mantenere artificialmente in vita un prezzo più elevato dei farmaci con ripercussioni spesso negative sul bilancio pubblico”.

Gli acquisti online

Gli acquisiti via web sono “un fattore di stimolo alla crescita, alla concorrenza e all’integrazione dei mercati, ma costituisce al tempo stesso anche uno strumento pieno di insidie per il consumatore che, privo dei riferimenti che tradizionalmente orientavano le proprie scelte d’acquisto, potrebbe trovarsi sempre più esposto a pratiche commerciali contrarie ai canoni della diligenza professionale e idonee a falsarne il comportamento economico o a condizionarne indebitamente la libertà di scelta”. “L’Autorità mantiene la soglia di attenzione particolarmente elevata”, ha concluso Pitruzzella.

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