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Cruciani dà 4 ai 5 Stelle

Giuseppe Cruciani

Un bel quattro in pagella per i 5 Stelle. È questa la bocciatura senza appello dei primi mesi del Movimento 5 Stelle in versione parlamentare secondo Giuseppe Cruciani, giornalista, scrittore e “zanzara” su Radio24.

Cruciani, lei a febbraio ha votato per il M5S. Visto come stanno andando le cose, lo rifarebbe?
I conti io sono abituato a farli alla fine, un successo elettorale non può essere valutato in tre mesi. Ma se devo fare un bilancio fino ad ora, il voto politico è quattro. La delusione c’è. Gli italiani “si incazzano” ma vogliono risultati concreti mentre mi sembra che dai 5 Stelle non stiano arrivando. Non è colpa dei giornali, in questi mesi si sono fatti ricordare solo per scontrini ed espulsioni.

La più recente e clamorosa è quella della senatrice Adele Gambaro. Lei che idea si è fatto?
È stato un errore da parte del M5S. Per giorni non si parla che di questo, del meccanismo di espulsione che è una cosa incomprensibile per la gente. Ha un effetto controproducente a livello di immagine. Tanto più che così facendo Grillo cosa dimostra? Di avercelo “più duro” di una senatrice? Non mi sembra che il risultato dal punto di vista pratico porti a granché.

Giuliano Cazzola su Formiche.net dice a Gambaro e a chi come lei si stupisce per i toni eccessivi di Grillo che è sempre stato così. È d’accordo?
Assolutamente. Chi si stupisce, stupisce me. Non c’è stata nessuna evoluzione nei toni di Grillo che sono uguali identici ora e prima delle elezioni. E tutti i parlamentari ora dubbiosi, sono entrati in Parlamento grazie a lui e quegli stessi toni che ora criticano. E’ assurdo.

Ma ora che succede? Si spaccheranno come prevede Matteo Renzi?
Non ho la palla di cristallo ma il M5S potrebbe restringersi a un nucleo molto ristretto e questo forse per Grillo potrebbe essere un bene. Lui non vuole sedersi a un tavolo con chi considera “morto”. Questi movimenti non vogliono istituzionalizzarsi e quindi sono destinati a ridursi. C’è una fase di espansione in cui si rivolgono a una platea molto ampia, come abbiamo visto alle scorse politiche dove il M5S ha raggiunto il record di voti. Dopo però, o quei voti li metti a frutto per governare e incidere sulla scena politica o se non lo fai, gli italiani alla fine dicono: “ma che li voto a fare?”.

Il ribaltone di governo con i 5 Stelle ribelli ipotizzato da qualcuno le sembra plausibile?
Francamente mi pare difficile. Il Pd dovrebbe fare affidamento su trenta fuoriusciti ribelli per le sorti di un nuovo governo? Fantascientifico, direi. Poi la politica ci ha abituato a tutto ma penso che sia più probabile il ritorno al voto in caso di caduta dell’esecutivo Letta.

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