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La ministra Idem si “dimetta”, senza se e senza ma…

Essere chiamato a fare il ministro (o la ministra) è il massimo onore (inferiore solo a quello di Presidente della Repubblica) che un cittadino possa mai ricevere nella vita. Questo, secondo me, è il principio di fondo. Una premessa importante che è collegata ad un’altra: un ministro deve essere sempre “non attaccabile” per fatti privati/personali. Se lo diventa, come nel caso di Josefa Idem, non può più gestire quell’incarico istituzionale. Lo dice il buon senso, non c’è una legge specifica.

Ecco perchè sarebbe più giusto, dopo la bufera sul caso IMU, che si dimetta “senza se e senza ma”. E’ una questione di rispetto nei confronti degli italiani e della classe dirigenziale, a livello politico, che l’ha chiamata a coprire quel ruolo. Il fatto che non lo comprenda mi fa pensare, anche perchè in un altro Paese (penso per esempio alla Germania), per molto meno, un ministro si sarebbe già dimesso. La legge è uguale per tutti, non si può dire “non sapevo”. La legge non ammette ignoranza, per un ministro come per il “Mario Rossi” residente a Milano.

Se non si dimetterà la ministra IDEM darà il “la” al M5S per una campagna di comunicazione politica senza fine e già si parla di una mozione di sfiducia LegaNord-M5S. Come dare loro torto, onestamente? Ecco perchè chiedo alla ministra Josefa Idem un grande atto di responsabilità. Siamo sicuri che alla fine vincerà il buon senso e si dimetterà, perchè non c’è altra soluzione. 

 

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