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Usa, ecco perché la Corte ha aperto ai matrimoni gay

Dopo un rinvio di 24 ore, la Corte di Suprema americana ha finalmente deciso oggi (ultimo giorno di sessioni) l’incostituzionalità dell’emendamento di una legge federale che definisce il matrimonio come “l’unione tra un uomo e una donna”. Il risultato è stato di cinque voti a favore e quattro contrari.

La Corte doveva pronunciarsi su due situazioni: la prima riguardo la costituzionalità del California Proposition 8, una legge, approvata nel 2008 grazie ad un referendum, che proibiva il matrimonio in quello Stato.

Nel secondo caso, la decisione riguardava il Defense of Marriage Act (Doma) – in vigore dal 1996 – che definisce il matrimonio come “l’unione tra un uomo e una donna” e impedisce che gli omosessuali sposati in quelli Stati abbiamo riconoscimenti e benefici fiscali a livello federale.

Il caso Windsor

La discussione è partita dopo la richiesta di una vedova di New York, Edith Windsor, di dichiarare incostituzionale il Doma. Edith Windsor si è sposata con Thea Spyer Clara nel 2007 in Canada. Spyer è morta nel 2009 e Windsor ha ereditato la sua proprietà. Ma, come racconta il New York Times, la legge non ha consentito un trattamento da coniuge superstite per Windsor. Per questo motivo la donna deve rinunciare a  360mila dollari, a differenza di un coniuge dello stesso sesso. Così Windsor ha iniziato una causa. L’anno scorso la Corte d’Appello di New York ha bocciato la norma e oggi la Corte Suprema ha confermato quella decisione.

La posizione di Obama

“I cambiamenti accadono perché la gente fa pressione. Non sempre il progresso arriva con la stessa velocità che vogliamo, ma arriva”, ha detto Obama durante una cerimonia alla Casa Bianca.

Obama si è detto soddisfatto dell’apertura della società americana. Ha detto che così come i cuori cambiano con il tempo, anche le leggi dovrebbero farlo. “Stiamo raggiungendo un punto di inversione. Siamo diventati un Paese e un popolo più tollerante e gentile con la comunità gay”, ha detto il capo di Stato americano.

Il governo americano è coinvolto in prima linea in questa decisione della Corte Suprema. A maggio del 2012, Obama è diventato il primo presidente americano a dichiarare in pubblico il sostegno al matrimonio omosessuale.  La decisione di oggi aiuterà il presidente a risolvere i suoi problemi di popolarità?

Il matrimonio gay in America

Ogni stato americano ha le proprie leggi: ci sono 12 stati nei quali il matrimonio omosessuale è legale. In Delaware dal 1° luglio e in Minnesota e Rhode Island dal 1° agosto. Altri 8 stati permettono un tipo di unione legale tra coppie omosessuali, riconoscendo solo alcuni diritti simili a quelli del matrimonio.

Altri 29 stati non permettono nessun tipo di unione omosessuale. Un caso particolare è quello di New Mexico, che non ha nessuna legislazione riferita esplicitamente (né a favore né contro) al matrimonio gay.

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