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Chi sono i nuovi ministri delle Finanze e dell’Economia del Qatar

Il governo di Abdullah bin Nasser bin Khalifa al Thani ha giurato oggi. Il primo ministro qatariota, già a capo dell’Interno, è stato nominato ieri dal nuovo sovrano del ricco emirato del Golfo, Tamim bin Hamad al Thani, salito al potere con l’abdicazione del padre.

Si è così chiusa l’esperienza del governo di Hamad bin Jassim al Thani, dal 2007 a capo dell’esecutivo nel quale ha ricoperto anche il ruolo di ministro degli Esteri. Rinviate per ora le elezioni promesse, ma mai tenutesi. Tanto che tra i critici della petromonarchia qatariota c’è chi considera questo cambio al vertice uno stratagemma per evitare il voto popolare.

Piccolo per dimensioni, il Qatar si è costruito un ruolo di primo piano sullo scacchiere geopolitico. L’emirato è il primo produttore di gas naturale liquefatto. Le ricchezze naturali garantiscono al Paese il primato mondiale per il reddito pro capite. Un successo coronato con l’assegnazione, macchiata da sospetti di corruzione, dell’organizzazione del Mondiale di calcio del 2022 per il quale sono previsti investimenti pari a 200 miliardi di dollari.

A tenere le redini di questa ricchezza sono stati posti Ali Sharif al Emadi a capo del ministero delle Finanze e Ahmed bin Jassim al Thani cui è stata data la guida del dicastero dell’Economia.

Il primo viene dalla poltrona di direttore esecutivo della Qatar National Bank, ruolo ricoperto dal 2005. Il secondo era dal 2011 direttore generale di al Jazeera, l’emittente panaraba che con la propria forza mediatica ha sostenuto le rivolte nei Paesi arabi del 2011, vista tuttavia come uno strumento per garantire l’influenza della famiglia al Thani sulla regione. “Lascio al Jazeera per servire il Paese”, ha scritto nella lettera in cui annunciava le proprie dimissioni per unirsi al governo.

Nel rimpasto resta da capire se il premier uscente Hamad bin Jassim manterrà, come prevedono gli esperti del piccolo emirato, il ruolo di vicepresidente della Qatar Investment Authority, il fondo sovrano il braccio economico della potenza qatariota, che negli ultimi anni si è distinto tra gli altri per l’acquisizione dei magazzini del lusso londinese Harrods, di Raffles e per investimenti in Porsche e in Barclays.

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