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Rcs, dopo Rotelli la Fiat di Elkann sale

Fiat si appresta a diventare la prima azionista di Rcs. Tutto ciò avviene in concomitanza con un momento tragico, la morte di Giuseppe Rotelli, vicepresidente del gruppo.

LA SALITA DI FIAT
Il Lingotto, già impegnato per la sua quota parte dell’aumento del gruppo, ha acquistato oltre 10 milioni di diritti di opzione che danno diritto alla sottoscrizione di circa 32 milioni di azioni Rcs. Questo porterà la partecipazione di Fiat a 20,14% del gruppo a cui fa capo, tra gli altri, il Corriere della Sera.

LA MORTE DI ROTELLI
Contestualmente all’aumento di quota giunge la morte di Giuseppe Rotelli, imprenditore della sanità privata e numero 2 di Rcs, Aveva di recente rilevato anche il San Raffaele. Rotelli, ammalato da tempo, si è spento dopo una lunga malattia.

IL RUOLO DI DELLA VALLE
La notizia della maggiore partecipazione di Fiat nel gruppo era comunque attesa da giorni. Solo poco tempo fa il presidente del Lingotto John Elkann si era detto molto soddisfatto di come fossero andate le cose con la maggioranza degli azionisti, tranne uno, specificò riferendosi a Diego Della Valle, che ha sempre il contestato il piano di Rcs. Ora, con la morte di Rotelli, il ruolo di incognita del patron di Tod’s potrebbe essere decisivo. A Rotelli faceva capo una partecipazione del 16,6% fuori dal patto di sindacato. Il 27 giugno comunicò di avere ceduto 9,6 milioni di diritti sui 18,3 milioni complessivi a lui spettanti. Nei giorni scorsi, qualcuno aveva sostenuto che almeno parte di questi diritti sarebbe potuta finire nel portafoglio di Della Valle, socio di Rcs con un 8,7% pure fuori dal patto di sindacato. Se Della Valle si limiterà a fare la propria parte, senza sottoscrivere i diritti di Rotelli, ma solo eventualmente partecipando all’aumento di capitale, il gruppo Fiat, tra i grandi registi della ristrutturazione del gruppo insieme con Mediobanca e Intesa Sanpaolo, si appresta a diventare il primo socio di Rcs.

La crisi di RCS – 2Next Economia e Futuro (fonte video: Rai)

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