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Datagate, il “baratto” tra Putin e Obama visto da Twitter

Le parole del presidente russo Vladimir Putin sulla permanenza di Snowden in Russia e l’avvertenza che deve smettere di “danneggiare i partner americani” fanno sorridere la Rete. Ma non meno di quanto detto dal suo omologo Barack Obama.

“Putin: non daremo #Snowden agli Usa ma, deve smettere di danneggiare i nostri partner americani. (ma non è meraviglioso?)”, scrive su Twitter Guido Olimpio, giornalista del Corriere della Sera da Washington. “Ci vuole tutta la faccia di ghiaccio di Putin, ex Kgb”, aggiunge ‏@guidoolimpio.

Per Olimpio, la domanda è molto semplice: “La mossa di Putin su #Snowden vuol dire che c’è un baratto in corso?”. Il giornalista prova ad interpretare quanto sta accadendo: “proviamo a tradurre: Snowden rimane in Russia, ma basta con rivelazioni su #Nsa (è questo l’accordo che cercano gli 007?)”.

Per il corrispondente della Stampa, Maurizio Molinari, la vicenda Datagate si infittisce. ‏@Maumol scrive: “#Datagate scintille Usa-Russia #Putin “Snowden qui non ha commesso reati, non lo estradiamo”. #CasaBianca: Ha passaporto nullo datecelo”. E aggiunge: “#Datagate, #Snowden ricorre ad una regista-staffetta e ad #Assange per duellare con #Obama“.

Il giornalista Giampiero Gramaglia scrive: “Buongiorno. Oggi sul blog de Il Fatto: Datagate; Usa spiano Ue?, allora contiamo qualcosa. O l’intelligence inganna” attraverso l’account ‏@ggramaglia, mentre il collaboratore del Foglio Luigi De Biase ha scritto il 25 giugno: “Credo che qualcuno in Europa stia già ringraziando #Putin per avere posto un ostacolo all’intervento militare in #Siria”.

Cinque giorni fa Paolo Valentino, inviato speciale del Corriere della Sera, ha scritto dal suo account ‏@pfvalentino : “#Putin non consegnerà #Snowden. #USA preoccupati: cosa starà raccontando il ragazzo ai #russi?”.

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