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De Gennaro decolla verso Finmeccanica

Sfuma l’ipotesi Zampini sostenuta da larga parte del Pd per la presidenza di Finmeccanica. Sarà l’ex capo della Polizia, Gianni De Gennaro, il prossimo presidente di Finmeccanica, in sostituzione di Giuseppe Orsi, dimessosi nei mesi scorsi. A scriverlo oggi sono i principali quotidiani tra cui Repubblica, il Corriere della Sera e il Sole 24 Ore, che citano fonti del ministero dell’Economia, che controlla il 30% del gruppo attivo nell’aerospazio e nella difesa. Sul nome del prefetto, già sottosegretario con delega ai Servizi, c’è l’accordo tra il presidente del Consiglio, Enrico Letta, e il ministro del Tesoro, Fabrizio Saccomanni. Domani si terrà l’assemblea degli azionisti di Finmeccanica sulle nuove nomine.

E’ comunque Repubblica il quotidiano che dà con nettezza e certezza la notizia che domani il Tesoro designerà De Gennaro alla presidenza di Finmeccanica. A confermare la notizia a Roberto Mania di Repubblica sono state due fonti autorevoli del dicastero di via Venti Settembre. “De Gennaro è stato fin dall’inizio di questa partita la prima scelta del governo”, scrive Mania. “Con la candidatura di De Gennaro esce di scena quella di Giuseppe Zampini, attuale amministratore delegato di Ansaldo Energia, fortemente sostenuto da settori del Pd e non ostacolato dal Pdl”, si legge su Repubblica. “Con Zampini tuttavia – aggiunge Mania – si sarebbe potuta creare una difficile coabitazione con Pansa, manager di formazione finanziaria rispetto alla cultura “industrialista” di Zampini”, contrario alle dismissioni del settore civile pianificate da Orsi e confermate da Pansa, che non a caso avrebbe fatto sapere di non gradire una eventuale coabitazione con Zampini. “Per quanto i due ieri siano andati insieme a colazione”, si legge nel pezzo di Repubblica.

Più dubbioso su De Gennaro il Corriere della Sera, che negli scorsi giorni in particolare negli articoli firmati da Sergio Rizzo faceva trasparire più di un rilievo sulla soluzione De Gennaro per Finmeccanica, forse preferendo altre ipotesi. “La candidatura di De Gennaro – scrive Antonella Baccaro sul Corriere della Sera – ha finora trovato uno scoglio nella legge Frattini che impedisce a chi ha avuto cariche politiche, come De Gennaro che è stato sottosegretario con delega ai servizi segreti nel governo Monti, di ricoprire incarichi in aziende partecipate per i dodici mesi successivi alla fine dell’incarico. Ma secondo indiscrezioni circolate, questo aspetto sarebbe superabile perché l’incompatibilità prevista dalla legge riguarda eventuali nomine in “enti di diritto pubblico, anche economici, nonché in società aventi fini di lucro che operino prevalentemente in settori connessi con la carica ricoperta”. E Finmeccanica opera anche e non “prevalentemente” nel settore della sicurezza strategica”.

Per questo il Sole 24 Ore di oggi titola “De Gennaro verso la presidenza con una deroga al conflitto di interessi”. L’autore del pezzo, Gianni Dragoni, scrive che “l’80 per cento dei ricavi delle aziende del gruppo derivano da settori industriali legati alla difesa e alla sicurezza”.

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