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Civati si candida e sogna un Pd a 5 stelle

Giuseppe “Pippo” Civati scioglie le riserve e si candida alla segreteria del Partito Democratico. L’annuncio è arrivato su Twitter, a margine della sua scuola di formazione “Politicamp” a Reggio Emilia. “Non capisco perché qualcuno insista nel dire che non lo farò“, ha aggiunto, rispondendo così alle dichiarazioni dell’area renziana, di cui un tempo faceva parte.

CHI LO SOSTIENE
Ieri, in una sorta di riunione preparatoria avvenuta nella città emiliana, sono intevenuti a suo sostegno l’ex ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca, la deputata prodiana Sandra Zampa, l’ex senatore dei Democratici di Sinistra Andrea Ranieri e il senatore Walter Tocci. Nomi che condividono con Civati l’istanza di rinnovamento radicale del Pd.

IL PARTITO DI CIVATI
Lo stesso deputato democratico ha chiarito sin da subito qual è il modello di partito a cui aspira. “Se un dirigente del Pd va a una manifestazione Fiom non si deve sentire in imbarazzo, mentre si governa con Berlusconi“. E ancora: “Dobbiamo recuperare i temi che fanno parte del patrimonio del nostro partito. Il Pd di Pippo Civati ripartirà dall’ambiente, sarà un Pd meno L. Dobbiamo reintrodurre un il concetto di austerità e decrescita“. Temi, come la sua opposizione al programma F-35, molto cari al Movimento 5 Stelle, al cui elettorato Civati non ha mai nascosto di sentirsi vicino. Un apprezzamento forse ricambiato, stando agli attacchi riservati a lui dal comico genovese e dalle dichiarazioni di molti militanti pentastellati.

LE CRITICHE AL GOVERNO
Nel lanciare la sua candidatura, Civati non risparmia critiche all’operato del governo e al correntismo esasperato dei democratici, a suo dire una della cause della debolezza del Pd. “Mi candido – ha detto – perché c’è da ricostruire il centrosinistra; riportiamo con noi Sel, richiamiamo il popolo delle primarie“. E ha aggiunto: “Mi candido e lancio un manifesto contro il tatticismo. Se questo va contro le larghe intese, caro Enrico, ce ne faremo una ragione. Le correnti sono solo correnti di seggiole. Noi ci occuperemo di tutto il resto, della scelta degli argomenti, delle parole nuove“.
Infine un riferimento al leader del M5S: “Era troppo rivoluzionario quel governo del cambiamento, non lo abbiamo voluto fare e non l’ha voluto fare nemmeno Grillo“.

Direzione nazionale Pd – Intervento di Giuseppe Civati (fonte video: Youdem)

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