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Mps: nomi, accuse e archiviazioni del Tribunale di Siena sul dossier Antonveneta

Undici le notifiche di avviso della chiusura delle indagini svolte dalla procura di Siena che indaga sull’acquisizione di Banca Antonveneta da parte di Mps. Si tratta delll’ex presidente di Mps Giuseppe Mussari, dell’ex dg Antonio Vigni, e gli ex manager della banca Daniele Pirondini, Marco Morelli, Giovanni Raffaele Rizzi, Fabrizio Rossi e gli ex componenti del collegio sindacale: Tommaso Di Tanno, Pietro Fabretti, Leonardo Pizzichi.

(Si precisa che la posizione di Marco Morelli è stata archiviata dal gip competente del tribunale di Siena il 13.12.2013. I pm nella richiesta di archiviazione hanno scritto che Morelli “non è risultato da fine 2007 l’interlocutore dell’Autorità di vigilanza sull’operazione Fresh”. L’archiviazione è stata disposta anche per l’ex direttore generale della banca Fabrizio Rossi)

La notifica di conclusione indagini è stata consegnata al presidente e legale rappresentante di Banca Mps, Alessandro Profumo e a Roger John Barbour e Rebecca Katherine Smith, legali rappresentanti di JP Morgan.

Le inchieste che vedono protagonista Mps

L’inchiesta principale della Procura di Siena riguarda l’acquisto di Banca Antonveneta del 2007 venduta dal Banco Santander e costata a Mps 10 miliardi di euro. “L’operazione – sottolinea L’Espresso in un pezzo riepilogativo della vicenda – fu organizzata con grande rapidità, al punto che Mps non si premurò di studiare le condizioni di salute della banca padovana né di introdurre clausole per un’eventuale ridiscussione del prezzo”. L’altro filone riguarda i contratti derivati sottoscritti con le banche straniere Nomura e Deutsche Bank che secondo gli inquirenti “sono serviti per abbellire i bilanci e nascondere il dissesto causato dall’acquisizione di Antonveneta”.  L’inchiesta sui derivati si intreccia con un’altra aperta dalla Procura di Milano sulla cosiddetta “banda del 5 per cento”, capitanata da Baldassarri, “ovvero – evidenzia L’Espresso – un gruppo di esperti di finanza che per oltre dieci anni avrebbero fatto ‘la cresta’ sulle operazioni sfruttando triangolazioni con finanziarie italiane e straniere”.

Le accuse di Insider Trading a Mussari

C’è anche il reato di insider trading tra quelli contestati all’ex presidente di Banca Mps, Giuseppe Mussari, nell’ambito della chiusura delle indagini svolta dalla procura di Siena che indaga sull’acquisizione di Banca Antonveneta da parte di Mps. Secondo il castello accusatorio dei magistrati senesi titolari dell’inchiesta, e in base a quanto si apprende, Mussari, essendo in possesso di informazioni privilegiate e in particolare di informazioni relative all’avvenuta stipula dell’accordo con Banco Santander per l’acquisizione di banca Antonveneta, ne avrebbe dato notizia, al di fuori del normale esercizio della professione, all’allora sindaco di Siena, Maurizio Cenni e al presidente della Provincia, Fabio Ceccherini. Mussari inoltre avrebbe comunicato la stessa notizia anche a Enrico Bombieri, responsabile dell investment banking di J.P. Morgan per l’Europa, Africa e Medio Oriente.

L’inganno dei soci per il bilancio 2008

All’ex presidente Giuseppe Mussari, all’ex dg Antonio Vigni e all’ex Cfo Daniele Pirondini, come responsabile delle scritture contabili, secondo quanto si legge nell’avviso di conclusione indagini, viene contestato anche il reato di false comunicazioni sociali ai soci e ai creditori. I tre, in sostanza, avrebbero ingannato, “soci e pubblico”, rappresentando “la complessiva operazione Fresh quale strumento di capitale in luogo di strumento di debito, nel bilancio 2008″. Per l’accusa il Fresh era quindi un vero e proprio “prestito” di 1 miliardo di euro ottenuto da JP Morgan. Mussari, Vigni e Pirondini sono poi stati indagati in concorso per falso in prospetto (reato contestato anche a Raffaele Giovanni Rizzi) e concorso in manipolazione del mercato. L’ex dg è stato accusato anche di ostacolo all’autorità di vigilanza in concorso con Marco Morelli, Fabrizio Rossi e con gli ex componenti del collegio sindacale Tommaso Di Tanno, Leonardo Pizzichi e Pietro Fabretti.

(Si precisa che la posizione di Marco Morelli è stata archiviata dal gip competente del tribunale di Siena il 13.12.2013. I pm nella richiesta di archiviazione hanno scritto che Morelli “non è risultato da fine 2007 l’interlocutore dell’Autorità di vigilanza sull’operazione Fresh”. L’archiviazione è stata disposta anche per l’ex direttore generale della banca Fabrizio Rossi)

Qui il documento di conclusione delle indagini del Tribunale di Siena pubblicato da Repubblica.it

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