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Sinora “niet” Re Giorgio a grazia al Cav. Ma Saragat la diede al pluriomicida Moranino, poi sen. Pci !

Berlusconi da “salvare” come lo spietato partigiano Moranino?
Prima del senatore del Pdl, Malan, citato oggi dal “Corriere della Sera“, sono stato io a evidenziare, nel mio blog su “Formiche.net“, il 2 agosto scorso, la vicenda Moranino, ben più drammatica di quella attuale del Presidente del Pdl, Berlusconi.
Pur pienamente consapevole della necessità di interrompere la ventennale guerra tra politica e toghe, Napolitano sinora ha detto “niet” alla grazia a Berlusconi. Un gesto contro la magistratura un eventuale “salvacondotto” all’ex premier?
Come il Presidente ricorderà, non vennero sollevate obiezioni di questa natura quando il “suo” Pci chiese e ottenne dall’allora Capo dello Stato, Saragat, PSDI, la grazia per Francesco Moranino (1920 -1971). Costui era stato condannato all’ergastolo non per frode fiscale. Ma per aver ucciso, con freddezza, 5 partigiani e 2 loro compagne, “colpevoli” di aver osato dissentire dagli ordini dei capi del Pci nella Resistenza.
Una  volta graziato, Moranino, che si era rifugiato a Praga, ritornò in Italia, anche in seguito a una amnistia, e il partito di Togliatti e di Napolitano lo fece eleggere senatore della Repubblica nel 1968.

Il governo Letta, rafforzato dalla decisione del Colle pro-Berlusconi, andrebbe avanti, se riuscirà a resistere ai settori “crisaioli”.
Il Parlamento cestinerà il pessimo “Porcellum” e varerà una nuova legge elettorale. Si arriverà, almeno, alla primavera del 2014, quando gli italiani, quasi certamente, saranno chiamati a rinnovare, oltre al Parlamento europeo, Camera e Senato.

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