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Statali, auto blu e consulenze: ecco che cosa ha deciso il governo

Misure per la stabilizzazione dei precari della Pa, istituzione di un’Agenzia per la gestione della nuova tornata di fondi Ue, stretta sulle auto blu e restyling del Sistri per la gestione dei rifiuti. Sono alcune delle misure, contenute in due distinti provvedimenti (un dl e un ddl), che hanno ottenuto il via libera del consiglio dei ministri tenuto ieri.

La stabilizzazione dei precari della Pa

Con il decreto viene data “soluzione strutturale al tema del precariato nella Pubblica Amministrazione“, ha assicurato Letta spiegando che “abbiamo deciso di tipizzare e ridurre le forme di precariato” e “avviato un percorso e un processo di parziale inserimento di precari previa un procedura altamente selettiva, perché la Costituzione va assolutamente applicata”. Se il Corriere della Sera specifica che il piano di stabilizzazione riguarderà 120mila precari, Repubblica evidenzia che sarà garantito un posto ad 80mila precari, con l’assunzione dei vincitori dei concorsi. Diversi i calcoli dei sindacati, secondo cui il programma del governo interesserà “non più di 50-60mila” precari, un terzo del totale (medici a parte).

Stop alle assunzioni senza concorso

In particolare, sono state previste “alcune barriere per evitare che si ripetano modalità-scorciatoie per le assunzioni nella Pa senza concorso, in passato, ahimè troppo usate, come le partecipate”. E, nei nuovi concorsi, il 50% di posti sarà riservato ai precari della Pa. Un percorso che prevede che “nell’arco della fase di applicazione del dl avvenga e sia portato a compimento il censimento di tutto il precariato della Pa”. “Parte il concorso per l’assunzione di oltre 1000 vigili del fuoco”. “E’ un segnale – ha sottolineato Letta – di attenzione al territorio e alle esigenze dei cittadini”.

La Civit anti-corruzione

Con l’obiettivo di rendere “più efficiente la lotta alla corruzione e per la trasparenza”, nella Civit saranno “concentrate tutte le funzioni” in materia, e “sarà un soggetto dedicato esclusivamente al compito della lotta alla corruzione”, ha annunciato il premier. Le altre funzioni finora assolte dalla Civit “saranno allocate all’Aran, come quelle sulla valutazione dei dipendenti pubblici”.

La sforbiciatina alle consulenze esterne

La sforbiciata alle consulenze esterne così diffuse nel comparto pubblico (valgono 1,2 miliardi l’anno, ha riferito il ministro della Pa Gianpiero D’Alia) si dimezza rispetto a quanto previsto: 10 anziché 20% in meno dal 2014.

L’Agenzia per i Fondi europei

Un Dipartimento ad hoc, che potrà contare su 120 assunzioni, affinché uno dei “problemi atavici” dell’Italia, il mancato utilizzo dei Fondi Europei, diventi un ricordo del passato. E’ quanto prevede il decreto sulla Pa. “Uno dei nostri atavici problemi – ha spiegato Letta – è la nostra incapacità di usare bene i fondi strutturali europei. Ci trasciniamo questo problema da molto tempo e anche alla fine del settennato 2007-2013, non riusciremo ad usare tutte le risorse. Stiamo cercando di accelerare ma abbiamo un pregresso di troppi anni. Ma siccome il settennato 2014-2020 sarà forse l’ultimo della Ue come la conosciamo, non dobbiamo sbagliare: vanno usate bene e con la massima efficienza possibile. Per questo nel dl c’è una parte che razionalizza creando intorno al ministro Triglia una struttura, il Dipartimento, l’Agenzia, che sia in grado di funzionare e il tutto intorno alla Presidenza del Consiglio che diventa soggetto di coordinamento e impulso dei fondi europei”.

Il taglio alle auto blu

Il Cdm ha deciso un “ulteriore taglio del 20% delle auto blu di tutte le amministrazioni pubbliche” con l’obiettivo di proseguire “su questa strada virtuosa” che è stata intrapresa, ha riferito Letta.

Nuove regole per i rifiuti pericolosi 

Il consiglio dei ministri ha approvato un intervento normativo che consiste nel circoscrivere il Sistri (Sistema di controllo della Tracciabilità dei rifiuti) solo ai produttori e ai gestori di rifiuti pericolosi. Quanto all’operatività del sistema, si prevede, anzitutto che alla data del 1° ottobre 2013 il sistema partirà solo per i gestori di rifiuti pericolosi e non anche per i produttori degli stessi. Dai 70mila previsti, il sistema interesserà così alla sua partenza i 17mila utenti che trattano i rifiuti a maggior rischio. Per i produttori di rifiuti pericolosi il Sistri partirà invece il 3 marzo 2014 al fine di consentire ulteriori semplificazioni, con possibilità di ulteriore proroga di sei mesi se a questa data le semplificazioni non saranno operative.

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