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Papa Francesco rampogna i chiacchiericci (alla Bertone?)

Terminata la pausa estiva Papa Francesco ha ripreso a celebrare la messa con i gruppi nella chiesa Santa Marta.

“Dove c`è Dio non ci sono odio, invidia e gelosia e non ci sono quelle chiacchiere che uccidono i fratelli”, ha affermato il Papa prendendo spunto per la sua omelia dall’incontro di Gesù con i suoi conterranei, gli abitanti di Nazaret, come raccontato dal Vangelo di San Luca proposto dalla liturgia del giorno.

Ricordando i tentativi di riportare la pace e difendere le vittime delle armi Bergoglio mette però in guardia dalle nostre armi quotidiane: “La lingua, le chiacchiere, lo spettegolare”.
I nazaretani ammirano Gesù – osserva il Pontefice secondo quanto riportato dalla ‘Radio vaticana’ – ma aspettano da lui un qualcosa di strabiliante: “Volevano un miracolo, volevano lo spettacolo per credere in lui. Così Gesù dice che non hanno fede e loro si sono arrabbiati, tanto. Si sono alzati, e spingevano Gesù fino al monte per buttarlo giù, per ucciderlo”.

“Ma guardate com’è cambiata la cosa: cominciarono con bellezza, con ammirazione, e finivano con un crimine: volendo uccidere Gesù. Questo per la gelosia, l`invidia”.

Francesco prende di mira le male lingue e ricorda che tutto ciò “succede ogni giorno nel nostro cuore, nelle nostre comunità”, così come nella nostra famiglia, dove “si gestisce questa criminalità di uccidere il fratello e la sorella con la lingua!”: “Una comunità, una famiglia – ha proseguito il Papa – viene distrutta per questa invidia, che semina il diavolo nel cuore e fa che uno parli male dell`altro”.

Le parole pronunciate dal Papa dalla cappella di Santa Marta non cadono mai a caso e il chiacchiericcio non ha mai lasciato esenti neppure le mura vaticane.

Nel suo primo giorno da ex segretario e all’indomani della nomina ufficiale del suo successore, monsignor Pietro Parolin, Tarcisio Bertone ha parlato da Siracusa e ha sfoderato tutte le sue armi per difendersi. Una mezza ammissione di colpa per poi schierarsi dalla parte della vittima dei veleni in Vaticano e del caso Watileaks: “Ho dato sempre tutto ma certamente ho avuto i miei difetti, se dovessi ripensare adesso a certi momenti agirei diversamente. Però questo non vuol dire che non si sia cercato di servire la Chiesa”.
ll suo bilancio di questi sette anni è positivo: “Naturalmente ci sono stati tanti problemi, specialmente negli ultimi due anni, mi hanno rovesciato addosso accuse… Un intreccio di corvi e vipere… Però questo non dovrebbe offuscare quello che ritengo sia un bilancio positivo”.

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