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Chi digiuna con Papa Francesco per la pace in Siria

Sabato dalle ore 19 alle ore 23, sul Sagrato della basilica vaticana di san Pietro, Papa Francesco presiederà una veglia di preghiera in occasione della giornata di digiuno e preghiera per la pace da lui indetta. Sono numerosissime le adesioni all’appello del Papa che si susseguono di ora in ora, provenendo anche dai contesti regionali più critici.

Vescovi e missionari in prima fila
Una lettera è stata indirizzata a tutti i vescovi italiani per rilanciare l’appello del Papa in occasione della giornata di digiuno e preghiera per la pace in Siria, in Medio Oriente e nel mondo intero.
Una “professione di fede” anche nel mezzo di tremende tribolazioni è quella che i missionari del Pontificio istituto missioni estere (Pime) promuovono invitando a seguire Papa Francesco attraverso il sito MissiOnLine. Per i missionari “un gesto e un impegno del genere – se vogliamo che sia davvero un’assunzione personale di responsabilità sul dramma della Siria – non può che scandire tutta la settimana” che si concluderà con la giornata di digiuno e preghiera indetta dal Papa.

Le adesioni dal mondo politico
Intanto il ministro degli Esteri Emma Bonino ha fatto sapere che intende aderire all’appello del Papa: “È probabile”, ha risposto la titolare della Farnesina ai giornalisti che le chiedevano se avrebbe partecipato al digiuno indetto dal Pontefice per sabato prossimo, pur precisando che non si unirà nella preghiera in quanto laica.
Anche il ministro della Difesa Mario Mauro ha annunciato ai microfoni di Sky Tg24 che parteciperà al digiuno. Aderirà all’iniziativa anche il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Maurizio Lupi. ”L’accorato appello di Papa Francesco – sottolinea – ci coinvolge e responsabilizza tutti.
In Piazza San Pietro per la veglia indetta da Papa Francesco vi sarà anche Pier Ferdinando Casini, Presidente della Commissione Affari esteri del Senato e Andrea Olivero, senatore e membro del Comitato di presidenza di Scelta Civica e l’espondente del Pdl Gianni Alemanno.

L’invito della Cisl
“La segreteria confederale della Cisl invita lavoratori e pensionati a partecipare alla giornata planetaria di preghiera e digiuno per la pace in Siria che Papa Francesco ha indetto per sabato 7 settembre, invitando all`unità credenti di ogni religione e non credenti”, si legge in un comunicato. “Raccogliamo e ripetiamo il messaggio del Papa – continua la nota – mai più la guerra, mai più la guerra. Quanta sofferenza, quanta devastazione, quanto dolore ha portato e porta l`uso delle armi. Vogliamo un mondo di pace, vogliamo essere uomini e donne di pace. Chiamiamo i leader mondiali a fare di tutto per evitare la guerra”.

Le associazioni laiche
È una risposta corale quella che giunge dal laicato cattolico all’invito alla preghiera e al digiuno per la pace in Siria, nel Medio oriente e nel mondo intero. L’Azione cattolica (Ac) italiana, come tutte le Ac del mondo riunite nel Forum internazionale di Azione cattolica, condivide “il grido della pace” di cui Papa Francesco si è fatto interprete nel corso dell’Angelus di domenica scorsa accolto anche da Comunione e liberazione (Cl), che sottolinea come “non è mai l’uso della violenza che porta alla pace, ma l’incontro e il negoziato”. Analoga adesione è giunta dalla Comunità di Sant’Egidio: “Non è mai l’uso della violenza che porta alla pace. Guerra chiama guerra, violenza chiama violenza”, e dal movimento dei Focolari.

I cristiani in Egitto e in terrasanta

Anche in Egitto i cristiani si preparano alla speciale giornata indetta da Papa Francesco.
“Nessuno può giustificare interventi militari in Medio Oriente con il pretesto di difendere i cristiani. Questo adesso vale in Siria. Ma anche nel momento drammatico vissuto dall’Egitto, vanno respinte le strumentalizzazioni di chi invita gli attori della comunità internazionale a intervenire con la scusa di proteggere i cristiani, colpiti dal fanatismo settario”, ha dichiarato all’agenzia Fides padre Hani Bakhoum del patriarcato di Alessandria dei Copti.
In Terra Santa le suore carmelitane scalze, religiose di clausura, accolgono “con intensa partecipazione” l’appello di Papa Francesco a una speciale preghiera per la pace in Siria.

 

 

 

 

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