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Il Pd maggioritario di Renzi, Veltroni e di qualche montezemoliano…

L’eredità politica di Walter Veltroni è nelle mani di Matteo Renzi. Non c’è luogo più simbolico per sancirla che il Tempio di Adriano a Roma, la location in cui Veltroni festeggiò la conquista della segreteria Pd e ne annunciò la fine con le dimissioni. E da cui oggi “può ricominciare una nuova storia con Matteo”.

La presentazione del libro “L’Italia dei democratici” di Giorgio Tonini e Enrico Morando è stata l’occasione per il primo incontro tra ex sindaco di Roma e sindaco di Firenze da quando quest’ultimo ha annunciato di fatto la sua candidatura alla segreteria del Pd dal palco di Genova. E Veltroni ne dà la sua benedizione, sottolineando l’idea di fondo che li unisce: un partito a vocazione maggioritaria che possa “riuscire nell’impresa inedita nella storia italiana, quella di conquistare la maggioranza dei consensi degli italiani a disegno riformista per aprire finalmente una stagione riformatrice”.

“Il rappresentante di una società asfaltatrice” (copyright Enrico Mentana, moderatore dell’evento) risponde alla fiducia di Veltroni, ricordando quanto debba alla sua figura i suoi inizi politici. Il famoso discorso di Veltroni del Lingotto è stato fonte di ispirazione per il giovane sindaco del Pd. E anche se poi le loro posizioni, complice la “rottamazione”, si sono allontanate, tra i due c’è stata sempre sintonia. Come dimostra un video di 17 anni fa scovato da Europa, citato da Veltroni.

Sono tanti i parlamentari renziani e veltroniani al Tempio di Adriano. Ma tra una colonna e l’altra, agli osservatori non è sfuggita la presenza di Andrea Romano, deputato montezemoliano di Scelta civica.

Il partito montiano sembra ancora in cerca di una sua identità e collocazione politica stabile, dopo la débacle elettorale. E sembra che una parte dell’ala montezemoliana del partito guardi con attenzione alle mosse di Renzi. Guarda caso quella rappresentata da Romano che al Tempio di Adriano può aver partecipato solo in veste di consulente di Marsilio, la casa editrice del libro. Ma ad avvalorare la tesi di un’infatuazione renziana da parte dei deputati più vicini a Italia Futura c’è il documento, mai reso pubblico ma di cui Formiche.net ha dato notizia, dal sapore renziano che vedeva nel sindaco rottamatore un punto di riferimento per il futuro politico del movimento. Del resto, il partito maggioritario di Renzi e Veltroni è “inclusivo”, come hanno ripetuto dal palco i due esponenti del Pd.

L’incontro 17 anni fa tra Veltroni e Renzi:

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