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Twitter incanta i banchieri d’affari a suon di cinguettii. Ecco come

Non solo lo sbarco a Wall Street. Nei piani di Twitter ci sarebbe una mossa pre quotazione che permetterebbe al gruppo di confrontarsi con gli altri colossi di Borsa a spalle larghe. Una tattica quanto mai gradita alle banche, pronte a mettersi in fila con denaro fresco così da avere un ruolo di primo piano quando, entro fine anno, il gruppo social cinguetterà direttamente da Wall Street.

Il finanziamento pre-Ipo

Twitter, spiega il Financial Times, sarebbe infatti in trattative per una linea di credito pre-Ipo da centinaia di milioni di dollari, con la quale aumenterebbe la propria flessibilità prima dell’initial public offering (l’offerta al pubblico dei titoli di una società che intende quotarsi per la prima volta su un mercato regolamentato) riporta il Financial Times citando alcune fonti, sottolineando che Twitter è in trattative con alcune banche, incluse JPMorgan Chase e Morgan Stanley. La linea di credito sarebbe compresa fra i 500 milioni di dollari e 1 miliardo di dollari. I fondi potrebbero consentire a Twitter di espandersi e fare acquisizioni nei prossimi mesi.

Gli esempi di Facebook e Zynga

I dettagli del piano non sono ancora stati decisi, ma l’operazione permetterebbe a Twitter di seguire gli esempi di Facebook e Zynga, avvantaggiandosi di condizioni creditizie favorevoli alla vigilia della quotazione in Borsa, prevista per il 2013.

Gli ultimi acquisti di Twitter

I fondi permetterebbero a Twitter di procedere con altre acquisizioni nei prossimi mesi. Le ultime operazioni riguardano MoPub, un network pubblicitario mobile, e Trendrr, un sistema che permette di sorvegliare le discussioni su chat durante i programmi televisivi. Il tutto mentre Twitter cerca di migliorare il suo servizio pubblicitario.

L’interesse delle banche

Le società colgono spesso l’opportunità di ottenere nuove linee di credito prima di quotarsi. In questa fase hanno accesso a prestiti più ingenti di quelli che otterrebbero se rimanessero private perché le banche intendono acquisire una posizione forte alla vigilia della quotazione.

Come evitare aumenti di capitale dopo la quotazione

E le società vogliono ottenere dei crediti per avere maggiore flessibilità per procedere ad accordi o a un’espansione finanziaria internazionale nei mesi immediatamente successivi all’Ipo, senza doversi rivolgere ai mercati per avere fondi.

Nel marzo del 2012, due mesi prima di quotarsi, Facebook ha ricevuto un finanziamento di 8 miliardi di dollari, E anche Zynga ha raccolto circa un miliardo di dollari nell’agosto del 2011, destinati all’acquisizione di PopCap, un sistema di giochi mobile che è stato invece venduto a Electronics Arts.
Secondo delle fonti, sottolinea il Financial Times, lo sbarco a Wall Street sarebbe previsto prima della fine dell’anno e forse a fine novembre, con la pubblicazione della documentazione finanziaria prevista per il prossimo mese.

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