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Biblioteche in festa, arriva il Bibliopride 2013

L’orgoglio delle biblioteche scende in piazza, con la seconda edizione della Giornata nazionale delle biblioteche, il Bibliopride 2013, che andrà avanti da oggi fino a sabato 5 ottobre.

Il coinvolgimento del ministero degli Esteri 
Un’ottima occasione per la realtà delle biblioteche, ovvero una chiamata positiva e di responsabilità, come sostiene Rossana Rummo, direttore della Direzione generale Beni Librari del Mibac. Ha aderito all’iniziativa quest’anno anche il ministero degli Affari Esteri – direzione generale per la Promozione del Sistema Paese – che ha coinvolto le biblioteche degli Istituti italiani di cultura all’estero. Un milione di volumi negli ottanta istituti italiani del mondo con libri rari e traduzioni di testi italiani. Su tutte le ventuno città che aderiscono all’iniziativa spicca Caracas, che dedica questi giorni di festa ad Antonio Panizzi, illustre bibliotecario dell’800, come precisa Paolo Luigi Grossi del ministero degli Affari esteri.

La crisi delle Biblioteche
In Italia il vero problema che si sta manifestando in questo periodo di crisi è la mancanza di passaggio di testimone alle nuove generazioni di ruoli lavorativi che vengono lasciati vuoti dai pensionamenti, ricorda Rummo. Un esempio concreto lo fa Stefano Parise, presidente dell’Associazione italiana biblioteche (Aib) e direttore del settore biblioteche del comune di Milano, settore nel quale, precisa Parise, lavorano circa 400 dipendenti, uno sotto i 30 anni e solo 3-4 tra i 30 e i 35 anni.

I numeri del settore bibliotecario
Il rapporto sulle biblioteche italiane dell’Aib, che prende in esame gli anni 2011-2012, rende noto quanto il settore risenta molto dei tagli alle risorse. Lo stanziamento complessivo alle biblioteche pubbliche statali nel 2003 era di 48 milioni di euro mentre nel 2011 di 22 milioni di euro: riduzione delle risorse a poco più di un terzo (-60%) rispetto al 2003. Si riducono i finanziamenti destinati ad attività di sviluppo dei servizi informatici (-64% negli ultimi 7 anni), catalogazione (-93%), tutela (-82%), mentre l’acquisto del materiale bibliografico può contare su poco più di 2 milioni di euro nel 2011, rispetto agli oltre 8 milioni del 2005, con una contrazione complessiva pari al 73%. C’è stata anche una diminuzione degli organici. Nel 1994 gli addetti ai lavori erano oltre 3mila (di cui circa mille bibliotecari). Nel 2000 scendono a 2.800 (900 bibliotecari) e nel 2011 a meno di 2mila addetti, un quarto dei quali bibliotecari, con un’età media del personale direttivo di 58 anni. La Regione Toscana si discosta da questi dati aumentando nel 2012/2013 la spesa corrente da 26 milioni di euro a oltre 30 milioni in cultura come informa Francesca Navarria, funzionario settore biblioteche archivi e istituti culturali della Regione Toscana.

La modernizzazione del concetto di Biblioteca
Le biblioteche possono essere luoghi dove il cambiamento sociale si può attuare. La deputata Flavia Nardelli, segretario Commissione cultura Camera dei Deputati sostiene che “l’Europa vuole e pretende un concetto nuovo di biblioteche. Noi dobbiamo salvaguardare la tradizione, ma nello stesso tempo bisogna necessariamente divulgare la conoscenza di esse a pubblici più ampi, ovvero non solo agli addetti ai lavori”.

Luoghi culturali che si aprono anche ad altre discipline, come l’arte e il teatro, ma anche luoghi di dialogo tra cittadini, archivi, musei e Paesi europei. Ovvero biblioteche come propulsori di cultura, come le definisce Maria Letizia Sebastiani, direttrice della Biblioteca nazionale di Firenze.

Bibliopride 2013
L’edizione di quest’anno avrà il suo epicentro a Firenze il 5 ottobre. Piazza Santa Croce, simbolo della cultura italiana, sarà una vera biblioteca all’aperto. Il testimonial del Bibliopride 2013 è Luciano Canfora, filologo classico, storico e saggista, che ha dedicato alla manifestazione un testo inedito, La sconfitta dei biblioclasti. Molte personalità parteciperanno all’ultima giornata. Fra queste Roberto Grossi, Bruno Arpaia, Marco Malvaldi, Romano Montroni, Sara Dunhant, Lucrezia Lerra e Roberto Ippolito.

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