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Premio Nobel per la Fisica a Peter Higgs e François Englert

Il premio nobel per la Fisica è stato assegnato oggi a Stoccolma al britannico Peter Higgs e al belga François Englert per i loro studi sul bosone di Higgs, ribattezzato “la particella di Dio”.

Higgs e Englert, che hanno rispettivamente 84 e 80 anni, sono stati insigniti dell’ambito riconoscimento per “la scoperta teorica di un meccanismo che contribuisce alla nostra comprensione dell’origine della massa delle particelle subatomiche, e che è stata confermata di recente”, ha annunciato il comitato dei Nobel in un comunicato.

Il bosone di Higgs deve il suo nome quindi al suo scopritore, Peter Higgs, professore all´università di Edimburgo.
Il suo noto soprannome “Particella di Dio”, gli è stato invece conferito da Leon Lederman nel suo libro di fisica divulgativa “The God Particle: If the Universe Is the Answer, What Is the Question?”, pubblicato nel 1993. Tale definizione tuttavia derivò da una censura da parte dell´editore del soprannome di “Particella maledetta” (Goddamn particle), originalmente scelto dall´autore in riferimento alla difficoltà della sua individuazione. Quindi, come afferma Antonino Zichichi, fisico di fama internazionale, la sua denominazione ”Particella di Dio”, nasconde in se  due ragioni. L’enorme difficoltà nel provarne l’esistenza e il miracolo che avrebbe dovuto produrre: dare la massa a tutto ciò che esiste.

Risale a luglio scorso l‘annuncio  ufficiale della sua esistenza da parte del Cern: “Il bosone di Higgs, noto come la ”particella di Dio” in grado di spiegare la massa delle particelle elementari, esiste ed è stato ”catturato” dagli scienziati.

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