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Google, il liberismo e il made in Italy. Dialogo con Eric Schmidt

Ospite d’onore del convegno Made in Italy: La sfida digitale che si è svolto questa mattina a Roma, il presidente del Cda del colosso di Mountain View scatta una fotografia del nostro Paese: “L’Italia è straordinaria nel mondo, se questa straordinarietà riusciamo a portarla online, un piccolo pezzettino per volta, ne deriverà un grande contributo alla crescita del Paese. E noi siamo qui per fare la nostra parte”.

Secondo Schmidt occorre però puntare sulla formazione e “sull’alfabetizzazione digitale”. È anche necessario “aprirsi ulteriormente”, modificare le leggi che ingessano il mercato. Bisogna ancora “incoraggiare il libero mercato. Molti pensano che sia il Governo a creare posti di lavoro ma non è cosi. Il settore privato dà lavoro, il Governo deve concentrarsi sulla scuola, sulla formazione”.

Quale sarà il contributo di Google per lo sviluppo digitale dell’Italia è presto detto: “Come Google, abbiamo deciso di fare un importante investimento in Italia e offrire il nostro contributo per accompagnare il Made in Italy alla conquista dell’economia digitale”.

Per farlo Schmidt dichiara di essersi concentrati su tre aree: “Far conoscere le eccellenze nascoste dell’Italia; diffondere tra gli imprenditori le competenze digitali; valorizzare i giovani come promotori della transizione al digitale dell’economia italiana”, ha spiegato l’executive chairman di Google.

Il fatto che un manager di questa portata individui nel nostro territorio un potenziale utile per la crescita è una notizia che entusiasma la platea del Big Tent. “Ora la palla passa a noi. Tocca a noi rimboccarsi le maniche ed essere coerenti”, ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, al termine del convegno.

Sembra che Schmidt abbia chiesto delle conferme al nostro governo prima di avventurarsi nell’impresa: “La prima cosa che mi ha chiesto Schmidt è se il nostro governo è stabile e quanto durerà, perché per fare un investimento in Italia, nel resto del mondo hanno bisogno di vedere stabilità politica”, ha raccontato il ministro dell’Agricoltura, Nunzia De Girolamo.

“Stiamo elaborando un progetto con Google che dovrebbe vedere la luce nel 2014 e sarà una grande occasione per il Made in Italy nel campo agroalimentare perché aiuterà la diffusione dei nostri prodotti nel mondo attraverso la Rete”, ha aggiunto il ministro.

I patti di Big G sono però chiari:  “Google investirà in Italia per sostenere le eccellenze del Paese. Ma il Governo dovrà garantire la banda larga veloce ovunque, nulla può accadere senza questo”.

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