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Ecco perché il vertice Italia-Francia si gioca in Difesa

Il presidente François Hollande e il premier Enrico Letta s’incontreranno oggi a Villa Madama per un vertice da tempo in programma. Oltre che di economia e dei dettagli della Tav Torino-Lione, si parlerà anche degli accordi tra i due Paesi in materia di Difesa.

DAL LIBANO AL MALI
Come ricorda l’ambasciata francese in Italia sul suo sito web, “la Francia e l’Italia sono l’una per l’altra partner di lunga data nel campo della Difesa”. I due Paesi hanno partecipato (e in alcuni casi continuano a farlo) in diversi impegni congiunti sotto l’egida delle Nazioni Unite (Libano), dell’Alleanza Atlantica (Afghanistan, Kosovo, Libia) o dell’Unione europea (Mali, Corno d’Africa, Ciad). Inoltre, realizzano numerosi progetti per migliorare la loro capacità di agire congiuntamente nelle più svariate operazioni.

UNA POLITICA COMUNE
Francia e Italia sostengono che i progetti di cooperazione di difesa contribuiscano a rafforzare una politica comune dell’Europa nell’ambito del gruppo “Weimar Plus”, composto da Germania, Spagna – Francia e Italia appunto – e Polonia.

Ogni anno Francia e Italia danno vita a un consiglio su Difesa e sicurezza che riunisce i rappresentanti dei ministeri di Affari esteri e Difesa. In questa occasione si fissano obiettivi e parametri del lavoro di cooperazione in termini operativi e industriali. L’ultimo appuntamento c’è stato il 3 dicembre del 2012 a Lione, durante il quale è stata definita una road map pluriannuale.

PARTNER NELL’INDUSTRIA MILITARE
L’Italia resta il primo partner della Francia nell’industria militare che ha dato vita ad un “comitato bilaterale per l’armamento” tra i capi di Stato maggiore dell’esercito francese ed italiano.

Il programma concordato nel 2012 è focalizzato su temi di sviluppo della difesa terra-aria e balistica anti-missile tramite il missile Aster, il sistema software radio (Essor) ed il settore spaziale (comunicazioni e osservazione).

TRA ESERCITAZIONE E CONDIVISIONI DI ARMI
Tra i diversi aspetti della cooperazione ci sono quelli di esercitazione e formazione, utilizzazione congiunta di armamenti e scambio d’informazioni e armonizzazione delle regole. “Durante l’intervento in Libia del 2011, nel quadro dell’Alleanza Atlantica, le operazioni della Nato hanno potuto beneficiare del sostegno delle basi di Poggio Renatico, presso Bologna, e di Sigonella, in Sicilia. I 20 aeromobili italiani dispiegati hanno appoggiato i 72 aerei francesi ed il resto delle forze alleate, prova effettiva della cooperazione militare fra i due Paesi. Le forze armate italiane erano anche pronte a sostenere le operazioni francesi in Mali, e il loro impegno si è alla fine realizzato sotto l’egida dell’Ue”, ricorda il sito dell’ambasciata.

ALLEATI NELLO SPAZIO
La cooperazione tra Francia e Italia prosegue anche attraverso l’alleanza costituita da Thales Alenia Space e Telespazio. In tema di telecomunicazioni spaziali ci sono i progetti Athena-Fidus (forniture di servizi di telecomunicazioni hd) e Sicral 2 (complemento di capacità in materia di telecomunicazioni militari assicurate dagli Italiani). Alcuni lanci sono previsti nel 2014. Inoltre, i due Paesi valutano le condizioni nelle quali potrebbero cooperare sulla prossima generazione di satelliti militari.

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