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Quanto costa evitare altre Cleopatre

Mentre l’emergenza alluvione in Sardegna approda in Parlamento per la ricostruzione e la ripresa economica delle zone colpite, un disegno di legge presentato al Senato propone l’istituzione di un’assicurazione obbligatoria degli edifici contro i rischi derivanti da calamità naturali, nonché di un fondo per la sicurezza e l’efficienza energetica degli edifici.

Secondo i dati dell’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) tra il 1963 ed il 2012 ben 782 Comuni italiani hanno subito inondazioni e frane che hanno causato rispettivamente 1.563 e 5.192 vittime tra morti, feriti e dispersi e un totale di 421.227 tra sfollati e senzatetto, con un costo medio dello 0,2% del Pil annuo (Ocse 2012).

PERCHE’ È INDISPENSABILE LA COPERTURA ASSICURATIVA

Un volume sul tema, che sarà presentato lunedì 25 novembre alla Camera di commercio di Napoli, spiega che “a livello globale i danni causati dalle catastrofi naturali sono aumentati negli ultimi 30 anni, principalmente a causa del crescente valore economico”.

Il libro dal titolo “Calamità naturali e coperture assicurative”, curato da Antonio Coviello, ricercatore dell’Istituto di ricerche sulle attività terziarie (Irat) del Cnr e docente di Economia e gestione delle imprese di assicurazione alla Seconda Università di Napoli, descrive il settore assicurativo come il candidato principale per la distribuzione e gestione dei rischi cui sono esposte le famiglie e le imprese, e per la liquidazione dei danni: “L’assicurazione ha sicuramente un primo effetto indiretto di riduzione dei danni, in quanto i premi rappresentano un incentivo per l’assunzione di misure preventive e conferiscono al rischio rispettivo un prezzo, e supporta direttamente la ricostruzione nell’eventualità di una catastrofe”, scrive Coviello.

Adottata in molti Paesi europei, la copertura assicurativa è sostenuta dall’Ocse, che suggerisce di introdurre opportuni quadri normativi in materia per permettere agli attori economici di pianificare eventuali interventi di prevenzione e di preparazione.

I VANTAGGI

Secondo Paolo Clemente, responsabile del Laboratorio ENEA Prevenzione rischi naturali e mitigazione effetti, che insieme a insieme a Federproprietà, Ordine degli Ingegneri, UCIT, UNEDI e URIA, ha presentato il disegno di legge, l’assicurazione obbligatoria avrebbe la conseguenza di sollevare lo Stato dalle spese di ricostruzione a seguito di eventi calamitosi, per cui si spendono in media circa 3 miliardi di euro l’anno.

Intervenuto in Senato per illustrare i punti salienti della proposta, Clemente ha ricordato che “più del 60% delle abitazioni in Italia non risponde a criteri di sicurezza sismica, essendo stato costruito ben prima dell’entrata in vigore della prima normativa di moderna concezione, che risale al 1975. Infine, il patrimonio edilizio italiano sperpera un’enorme quantità di energia”.

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