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Ior, esortazione e Curia. L’agenda serrata di Papa Francesco

Quella che si è conclusa è stata la settimana della prima esortazione apostolica di Papa Francesco, la “Evangelii Gaudium”. Testo molto lungo, denso e programmatico. Nei 288 paragrafi cui Bergoglio ha lavorato negli ultimi mesi (soprattutto durante il mese d’agosto trascorso nella tranquillità di Santa Marta), è tracciata la strada che – auspica il Pontefice – la chiesa dovrà compiere nei prossimi anni. Ribadito con forza l’invito a uscire, ad andare verso le periferie più lontane per evangelizzare.

LA PRIMA ESORTAZIONE APOSTOLICA DI BERGOGLIO

Il documento delinea quella che il Papa chiama “conversione del papato”, un decentramento di autorità “anche dottrinali” verso le conferenze episcopali locali, che sarebbero così responsabilizzate. Ancora una volta, Francesco critica la “mondanità spirituale” che si manifesta in più forme, e si sofferma sulla necessità di procedere a una “inculturazione del Vangelo”. L’esortazione non può essere definita “post-sinodale” in quanto va ben al di là della tematica attorno alla quale si era tenuto il Sinodo del 2012, dedicato alla nuova evangelizzazione. E questo perché ci sono molti paragrafi dedicati anche a quei princìpi non negoziabili sui quali il Papa ha invitato a non insistere sempre, a non farne delle baionette da agitare dai pulpiti delle chiese. Francesco parla di aborto e dice che sulla difesa della vita umana, la posizione di Roma non cambierà. Nessuno spazio a quelle che definisce “pseudo-riforme” o “modernizzazioni”. Il Pontefice ha chiuso, ancora una volta, sul sacerdozio femminile, chiarendo che è il “vero sacerdozio è quello ministeriale ed è riservato agli uomini”.

L’INCONTRO CON PUTIN

Lunedì, il giorno prima che la “Evangelii Gaudium” fosse svelata al mondo, si era tenuto in Vaticano l’atteso incontro tra il Papa e il presidente russo, Vladimir Putin. Nessun invito a Mosca da parte del capo del Cremlino a Francesco, ma – ha detto Padre Federico Lombardi – “nessuno se l’attendeva”. Giunto con più di quaranta minuti di ritardo, Putin ha ringraziato Bergoglio per la lettera che quest’ultimo gli aveva spedito a settembre in occasione del G20, in cui si invitavano i partecipanti al vertice a trovare una soluzione alla crisi siriana. Ed è di Siria che si è parlato a lungo nel corso dell’udienza, auspicando una pronta cessazione delle violenze. Altri temi al centro del colloquio sono stati i diritti umani e la situazione delle comunità cattoliche in Russia.

AVANTI CON LE RIFORME

Procede intanto a ritmo serrato il piano per riformare la struttura finanziaria ed amministrativa della Santa Sede. In settimana, il Papa ha nominato il proprio segretario particolare, mons. Alfred Xuereb, delegato alla supervisione delle commissioni per lo Ior e per la riforma della struttura economico-amministrativa vaticana. Mons. Xuereb avrà il compito di “vigilare” e di “riferire” a Francesco i passi avanti compiuti dai due organismi. Già da tempo il segretario svolge tale funzione, ha detto Padre Lombardi, ma ora arriva l’ufficialità e la definizione dell’incarico. A proposito di Ior, sabato il Consiglio di Sovrintendenza della “banca vaticana” ha nominato Rolando Marranci direttore generale dell’Istituto per le opere di religione. Il 1° luglio scorso, Marranci aveva rilevato le mansioni di vicedirettore generale.

 CONFERME IN CURIA

Conferme, invece, alla congregazione per l’Educazione cattolica: il cardinale polacco Zenon Grocholewski e mons. Angelo Vincenzo Zani sono stati confermati rispettivamente nell’incarico di prefetto e di segretario. Per Grocholewski, comunque, potrebbe essere non troppo lontano il pensionamento: il prelato ha infatti già compiuto 74 anni.

AGENDA DELLA SETTIMANA

Pochi gli appuntamenti del Papa per la settimana entrante. Questo pomeriggio alle 18.00 visiterà la parrocchia romana di San Cirillo Alessandrino, dove celebrerà la messa. Domani mattina, alle 10.30, riceverà in udienza il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Un colloquio rilevante anche in vista della sempre più probabile visita di Francesco in Israele, nella primavera del prossimo anno. L’8 dicembre poi, come da tradizione, si recherà in piazza di Spagna per la venerazione dell’Immacolata.

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